MENU

NEWS

A proposito di GIACINTA…

PER IMPARARE IL VALORE DELLA PREGHIERA, DEL SACRIFICIO E DELL’OFFERTA DI SÉ

di Marilda Zonarelli

Dopo il “SÌ” della Vergine Santissima, un’altra grande risposta positiva, che arriva dirompente nei nostri cuori, è quella conseguente alla richiesta che proprio la Madonna rivolge ai Pastorelli di Fatima: una richiesta di disponibilità al progetto divino.

La Vergine domanda loro: «Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà inviarvi, in atto di riparazione per i peccati da cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?».

Con un diverso modo di interagire con la Mamma Celeste – e con caratteristiche molto differenti, ma complementari fra di loro – questi tre piccoli bambini aprono senza indugi il loro cuore e si affidano pienamente al disegno di Nostro Signore.

Giacinta, ultima di undici figli, cresce in un ambiente familiare semplice, che le trasmette una fede genuina e salda. Trascorre i primi anni dell’infanzia in modo spensierato, tra giochi, balli ed allegria. Impaziente e capricciosa, quando gioca con gli altri bambini è spesso permalosa, testarda, si indispettisce facilmente, non accetta di perdere e diventa presuntuosa, al punto di risultare quasi antipatica. Ma ha un cuore dolce e tenero e l’educazione cattolica ricevuta in famiglia fa presto presa sul suo animo. La sua sensibilità la porta a innamorarsi di Gesù Crocifisso, a commuoversi ogni volta che la cugina Lucia le racconta la storia della Passione di Nostro Signore, a cercare di non commettere più nessun peccato, proprio per non offendere il Cuore di Gesù.

Con suo fratello Francesco e con Lucia passa parte della giornata portando le pecore al pascolo ed è in questi momenti di aiuto alla famiglia che scopre, bambina di appena sei anni, il valore del sacrificio. Un termine che oggi mette quasi paura; mentre siamo in un periodo pieno di confusione morale, in cui primeggia un’ideologia basata sul consumismo sfrenato, sull’apparenza, sulla felicità derivante dal possesso di beni materiali, si pensa al sacrificio ed al dolore come qualcosa da evitare, che nessuno è più disposto a sopportare: figuriamoci ad offrir per gli altri!

All’opposto di tanta superficialità, i Pastorelli accolgono con molta serietà quello che viene loro trasmesso durante le tre apparizioni dell’Angelo nel 1916, che preparano la via a quelle della Madonna dell’anno successivo. L’Angelo insegna loro come pregare e soprattutto come assomigliare a Gesù, con atti di adorazione, preghiere e sacrifici, offrendo la propria vita in riparazione ai peccati commessi contro la Santissima Trinità, e in particolare per l’indifferenza e i sacrilegi con cui è offeso Gesù nell’Eucaristia.

Le richieste di sacrifici, come atto di Riparazione, proseguono anche nelle apparizioni della Vergine Santissima; del messaggio che viene consegnato loro, Giacinta prende particolarmente a cuore l’aspetto della conversione dei peccatori, della consolazione del Cuore Immacolato di Maria e della preghiera per il Santo Padre.

Da bambina affrettata nella preghiera, amante del gioco, capricciosa e permalosa, diventa riflessiva, contemplativa, disposta ad ogni sacrificio e offerta, dedita persino alla pratica di mortificazioni straordinarie. Si inserisce subito, con amore gratuito e generoso verso gli altri, nella prospettiva della Riparazione, per salvare le anime dei poveri peccatori destinati alla condanna eterna.

Proprio la visione dell’Inferno, mostrato loro dalla Madonna nell’apparizione del 13 luglio, colpisce Giacinta più degli altri Pastorelli, portandola a provare grande compassione per i peccatori e a meditare spesso sul fatto che molti smetterebbero di peccare se conoscessero quale eternità attende chi rifiuta Dio fino all’ultimo. Inizia, così, ad accettare con generosità la volontà del Signore nella sua vita e a sopportare con sottomissione le sofferenze, nella certezza che vivendo in questo modo e offrendo a Dio, per amore, ogni atto, possa contribuire ad alleviare le sofferenze procurategli dai nostri peccati.

Poco tempo dopo Giacinta viene colpita dall’epidemia “spagnola” e, ad aggravare il suo tormento, sopraggiunge una pleurite purulenta, da lei sopportata e offerta sempre per la conversione dei peccatori e per riparare gli oltraggi e le offese al Cuore immacolato di Maria.

Il 20 febbraio, giorno in cui celebriamo la festa dei Santi Pastorelli, ricorre l’anniversario della sua morte, avvenuta nel 1920, pochi giorni prima di compiere il suo decimo compleanno; in una vita tutta dedicata alla salvezza delle anime, la sua accettazione incondizionata a soffrire per amore di Dio sembra acquistare ancora più forza nelle ultime settimane di vita.

 Il suo ultimo grande sacrificio è quello di morire da sola, nell’ospedale di Lisbona, lontana dalla sua famiglia, senza neanche la consolazione di ricevere la Comunione che le viene negata. Nemmeno in questi momenti Giacinta chiede nulla per se stessa, ma prega per la salute degli altri, soprattutto per quella spirituale.

Così, in questo periodo della mia vita, tante cose mi riportano con il pensiero, il cuore e la preghiera a Giacinta: il mio ruolo di mamma Olimpia nel Musical “Fatima – storia di una presenza”; l’estrazione dei Santi dello scorso novembre, in cui mi è “capitata” proprio lei, come figura da approfondire e a cui affidarmi in particolare per quest’anno; la malattia di un bimbo della mia famiglia, per cui prego che le enormi sofferenze che sta vivendo servano, anche in questo caso, a far pregare tante persone e alla salvezza di tante anime. Pensando a Giacinta come esempio di fede, speranza e amore, mi faccio coraggio alle parole del mio piccolo nipotino: «Zia, sono contento per quello che mi hai detto, che rispetto al peluche che ha portato Azzurra ed al disegno che ha preparato Giovanni, io posso offrire a Gesù un dono più grande…».

Preghiamo Santa Giacinta per riuscire a imitarla, nella volontà di mettere, come lei, sempre Dio al centro della nostra vita e di accettare con amore e generosità qualsiasi Suo progetto per noi…

 

in Evidenza

CALENDARIO EVENTI

Prossimi eventi

DONA ORA

Con una piccola donazione puoi riaccendere la speranza di uomini, donne e bambini in Brasile e, anche in Italia...

Dona alla fondazione

La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria

ABBONATI ALLA RIVISTA |

NEWSLETTER

La newsletter è uno strumento per rimanere sempre in contatto con noi e per essere sempre aggiornati sulle principali attività della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria. Iscrivendoti riceverai gratuitamente notizie brevi, links ad articoli.

Pillole di SpiritualiTà

La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)