Pillole di SpiritualiTà
Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace. (dalle Memorie di suor Lucia)
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di P. Paolo Falchi icms
L’apparizione del 13 luglio 1917 è quella che più spesso è stata al centro dell’attenzione di storici,di commentatori e di giornalisti. Indubbiamente il contenuto del messaggio, attraverso cui la Madonna si rivolge ai tre pastorelli, è molto ricco e mostra uno spaccato, oltre che della situazione storica di quel momento, la prima guerra mondiale, anche di quanto accadrà nei decenni successivi, perché gli uomini non hanno accolto l’invito del Cielo.
In quel 13 luglio, la Madonna apparendo, all’inizio del colloquio con Lucia, si sofferma sul tema della pace da implorare attraverso la recita del rosario che - sono le sue stesse parole - “Solo Lei la potrà meritare”.
Quel che accadde dopo è entrato a far parte del grande “segreto” di Fatima. I pastorelli sono stati esortati a non far trapelare nulla di quanto è stato a loro rivelato e solo successivamente e gradualmente il mondo ha avuto modo di conoscerne i particolari. Lucia stessa ebbe a dire che il “segreto consta di tre cose distinte”, le “tre parti” di cui si parlerà in seguito. Due di esse sono state trascritte da Lucia nella stesura della terza memoria, nell’anno 1941 e la “terza parte”verrà rivelata, per volontà di san Giovanni Paolo II, il 13 maggio 2000.
Passato oramai più di un secolo dall’evento alla Cova d’Iria, siamo a conoscenza del contenuto integrale del “segreto”.
Nella prima parte i pastorelli diventano spettatori di una visione orrenda, quella dell’inferno, che Lucia confessa che, se non fosse stato per la promessa della Madonna di portarli in cielo, i veggenti sarebbero morti per l'emozione e la paura.
Terminata questa esperienza sconvolgente inizia la “seconda parte” in cui la Madre di Dio manifesta altri particolari che attendono lo svolgersi della storia del mondo. Se gli uomini non smetteranno di offendere Dio,seguirà una guerra ancora peggiore - rispetto a quella che sta imperversando in Europa -insieme alla fame e alle persecuzioni alla chiesa e al santo Padre.
Ma la Madonna non è una novella Cassandra, profetessa di sventure per l’umanità, Lei è Madre amorevole che vuole il bene per i suoi figli; annuncia pertanto che: "… per impedire tutto questo, è venuta a chiedere la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati”.
Il Cuore Immacolato di Maria viene in soccorso dell’uomo! È il cuore tenero di questa Madre buona che protegge, accompagna, guida e consola i suoi figli. Non vi è situazione o condizione in cui Lei non possa intervenire per aiutare e riportare l’uomo, tanto amato, verso la via della salvezza.
Nel cuore di Maria pulsa il cuore di Dio, un cuore contristato dai mali in cui è precipitata l’umanità a motivo della deriva del suo agire morale. Le braccia paterne del Padre, impietosito per l’uomo, si aprono ad accogliere la sua creatura partorita nuovamente nel Cuore Immacolato della Madre. L’uomo è quel figliol prodigo che scappa dalla casa paterna e Dio è il padre che scruta l’orizzonte in attesa del suo ritorno per poterlo riabbracciare e riammettere alla piena comunione di amore e di gloria con Lui. Maria è sempre presente! Lei è la via, dolce e sicura, del ritorno del figlio al Padre.
L’invito del Cielo è dunque giunto tra gli uomini, ma la storia, purtroppo, ci ha mostrato che esso, per lungo tempo, è rimasto inascoltato e l’umanità ha conosciuto per una seconda volta e in maniera atroce i terribili orrori della guerra mondiale. Come previsto da Maria Santissima, il comunismo sovietico ha espanso la sua influenza su molti popoli e nazioni creando persecuzioni e sovvertimenti sociali da cui la stessa chiesa non è stata risparmiata.
Intanto, soprattutto dopo l’attentato a san Giovanni Paolo II, Fatima comincia ad esser al centro dell’attenzione non solo della vita della Chiesa, ma anche dell’interesse degli storici e di molti intellettuali. Si parla sempre più spesso del “terzo segreto” e delle congetture intorno al suo contenuto. Alla sua pubblicazione, il 13 maggio 2000, non pochi manifestano una sorta di delusione aspettandosi previsioni apocalittiche e di grande gravità per la vita stessa della Chiesa. Ma questa parte del segreto rivela ben altro: l’uccisione di un Papa e il martirio di tanti cristiani. L’allora Cardinal Ratzinger, prefetto per la Congregazione della Dottrina della fede, incaricato dal Papa di redigere un’interpretazione ufficiale della visione, attribuisce la figura del “Vescovo vestito di bianco” che cade sotto i colpi di arma da fuoco, al santo Padre Giovanni Paolo II. L’evento si è compiuto il 13 maggio 1981 quando “una mano materna ha deviato la traiettoria del proiettile”.
Ci si ingannerebbe però se si volesse ingabbiare la profezia all’interno del secolo compreso tra il 1900 e il 2000, facendo pensare che l’effetto e il valore del contenuto fosse esaurito alla conclusione di questi anni. Le grandi visioni, ha precisato l’allora Cardinal Ratzinger, hanno sempre una duplice dimensione: un significato immediato e vicino, e un valore permanente. “Questo tipo di profezie non possono essere considerate compiute– scrive mons. Fisichella -la profezia di Fatima, pertanto, rimane aperta, lasciando intravedere un futuro dove l’amore sarà ancora testimoniato e vissuto senza paura”. La lunga lista dei religiosi assassinati nel corso degli anni successivi e, purtroppo anche ai nostri giorni, lo conferma.
Con le apparizioni di Fatima gli uomini hanno ricevuto l’invito ad aprire gli occhi sulla gravità della situazione in cui versa il mondo e a leggere gli eventi storici alla luce dei piani della divina Provvidenza.
La storia umana è nelle mani di Dio anche se gli uomini sono chiamati a realizzarla collaborandovi responsabilmente. E proprio lo stesso agire di Dio riporta equilibrio e ordine là dove l’uomo, con la sua arroganza e trasgressione, lo ha stravolto. Le parole della Beata Vergine intendono confermare questa verità: “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace”.
Il 25 marzo 1984, in Piazza S. Pietro, il santo Padre Giovanni Paolo II compirà l’atto di Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Suor Lucia riconoscerà che esso è stato fatto in maniera conforme alle richieste della Madonna. La storia poi gli darà ragione. L’Unione Sovietica si sgretolerà sotto i colpi della “Glasnost” e della “Perestroika” e nel 1989 la caduta del muro di Berlino ne diventerà l’emblema.
Accodandosi a questo gesto e raccogliendo le ansie e le preoccupazioni che sconvolgono i cuori dei nostri contemporanei, a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina, a distanza di 38 anni, il Papa Francesco ha consacrato queste nazioni, la Chiesa e il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria. L’intervento della nostra Mamma Celeste viene nuovamente invocato nella storia umana. La sua intercessione e il suo amore materno, che la spinge ad “intercedere a favore dei suoi figli pellegrinanti sulla terra”, portino finalmente al trionfo del suo Cuore Immacolato.
Il messaggio della Cova da Iria e lo svolgersi degli eventi del mondo si intersecano di continuo. Il Cuore della Vergine Madre li faccia confluire nell’unica direzione di salvezza, la realizzazione del progetto di Dio sull’umanità.
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