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La devozione riparatrice dei "PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE"

Meditando i misteri gloriosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria

MISTERI GLORIOSI

PRIMO MISTERO: Gesù risorge da morte

Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade” (Gv 21,1), dopo la Risurrezione: non è la prima volta che essi Lo vedono risorto, ma ancora fanno fatica a riconoscerLo, non riescono a credere che Lui sia davvero sempre presente nella quotidianità – “semplice” e a volte “monotona” o “troppo banale” – della loro vita. Ed è proprio in questa quotidianità che Gesù si avvicina e chiede, per ben tre volte, a Simon Pietro: “Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?” (Gv 21,15-17). Non gli pone questa domanda perché Pietro sia migliore degli altri e quindi più pronto o più adatto ad amare Gesù. Anzi: Simon Pietro è proprio quello, tra gli Apostoli, che Lo ha rinnegato per ben tre volte! Ma è anche il discepolo che ha riconosciuto la sua debolezza e che si è lasciato amare e perdonare da Gesù, accogliendo tutto l’Amore che Gesù voleva offrirgli. Ecco perché, ora, Gesù con lui si fa “mendicante d’Amore”: gli tende la mano e, come un povero, chiede di offrirGli non ciò che ha o che sa fare, ma soltanto il suo amore, seppur piccolo, seppur povero, seppure capace anche di rinnegarLo e di abbandonarLo. “Mi ami tu?”. Gesù chiede amore: come a Santa Margherita Maria Alacoque chiederà compassione, in riparazione all’indifferenza di tante anime. Anche a Fatima, Maria Santissima, il 13 ottobre del 1917, fece un’accorata richiesta ai tre Pastorelli: “Devono emendarsi; chiedano perdono dei loro peccati… Non offendano più Dio Nostro Signore, che è già molto offeso”. Gesù e Maria Santissima ci chiedono solo un po’ d’amore, ci chiedono di condividere il loro amore per le anime e il loro dolore per quelle che corrono il rischio di perdersi eternamente. Lasciamo che questo Loro appello penetri nel nostro cuore e lo muova a rivolgere a Dio piccoli atti d’amore, di fede e di speranza, durante le nostre giornate.

 

SECONDO MISTERO: Gesù ascende al Cielo

“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (cfr. Mt 28,20). È l’ultima promessa che fa Gesù ai Suoi discepoli, prima di salire al Cielo e dopo aver loro affidato la Sua missione: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt 28,19-20). Lui sa che i Suoi Apostoli dovranno affrontare tentazioni, contraddizioni, persecuzioni. Ecco perché promette loro: “Io sono con voi”. Anche a Fatima, la Madonna fece la stessa promessa ai tre Pastorelli, dopo che loro avevano espresso il loro “” alle Sue richieste: “Dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto”. E alla piccola Lucia, che dovrà restare sola dopo la morte dei cuginetti, Ella promette: “Non ti scoraggiare. Io non ti lascerò mai. Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio”. Dio, come Padre, e Maria Santissima, come Mamma, non ci lasciano mai da soli, perché siamo Loro figli e si prendono davvero cura di noi, in ogni istante. Anche noi dobbiamo affrontare difficoltà e sofferenze nella vita: credere che Loro ci amano e ci sono accanto sempre non toglie la fatica e il peso della croce, ma ci dà la certezza che quella fatica, quella sofferenza – se riusciamo ad offrirle a Dio per le mani di Maria Santissima – diventano occasione di salvezza per tante anime, come ci insegnano i Pastorelli stessi.

 

TERZO MISTERO: Lo Spirito Santo discende su Maria Santissima e gli Apostoli riuniti in preghiera nel Cenacolo

E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria” (Rm 8,15-17). Quante volte facciamo fatica a credere che davvero con il Battesimo siamo diventati “figli di Dio”, quante volte facciamo fatica a credere che, proprio perché siamo Suoi figli, Dio ci ama di un Amore infinito, che va oltre il nostro peccato e il nostro errore! Quante volte pensiamo a Dio come a un giudice e non a un Padre e non riusciamo a credere che, se ci dà dei comandamenti da vivere e da rispettare, non è per toglierci la libertà, ma perché solo vivendo come Lui ci chiede saremo davvero felici, avremo la vera pace del cuore. L’Angelo, a Fatima, riprenderà questo invito di San Paolo, chiedendo ai tre Pastorelli di riparare al male di coloro che non amano Dio, con la preghiera: “Mio Dio, io credo, adoro, spero, Vi amo… domando perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano, non Vi amano…”. Chiediamo alla Vergine Santissima di insegnarci ad amare Dio come Lo ama Lei e a consolarLo come ha fatto il piccolo Francesco di Fatima, il quale spesso pensava “a Gesù che è tanto triste a causa dei peccati che si commettono contro di Lui” e viveva mosso dall’unico desiderio di “consolare e far contento Gesù”.

 

QUARTO MISTERO: Maria Santissima è assunta in Cielo

La Madonna è in Paradiso con il Suo corpo e con la Sua anima: ma, tante volte, ancora oggi il Suo Cuore Immacolato è sul Calvario, ai piedi della Croce di Gesù, perché vede che Dio non è amato, non è creduto, non è ascoltato. Il Cuore Immacolato di Maria Santissima vede e soffre per i tanti peccati continuamente commessi contro Dio, contro la vita, contro l’uomo e contro la famiglia. Il Suo Cuore di Mamma, invece, desidera ardentemente e instancabilmente che ognuno di noi apra sempre di più la propria anima all’Amore di Dio; questa Madre buona desidera che ognuno di noi cammini sulla via che Gesù ha tracciato. Ella desidera che la nostra vita accolga senza tradimenti e incertezze l’Amore di Gesù, che sul Calvario offre la Sua vita e accetta la morte di Croce perché noi possiamo, un giorno, essere con Lui e con Lei in Paradiso, per sempre. Quanto soffre il Suo Cuore di Madre nel vedere sprecato, calpestato, offeso l’Amore che Dio ininterrottamente riversa su ogni anima e sul mondo intero! Dal Calvario Gesù, morente, Le affida tutti gli uomini come figli. Dopo la Risurrezione è Lei che rimane con gli Apostoli e con i discepoli: li tiene uniti e prega con loro e per loro, nell’attesa della Pentecoste. Ancora adesso è Lei che, instancabilmente, opera perché ogni uomo realizzi in sé il volto e la vita di Suo Figlio Gesù. A Fatima, Nostra Signora ha chiesto di sacrificarci e di pregare, domanda di riparare i peccati, ci chiede di implorare la conversione dei peccatori. DiciamoLe il nostro “”, non tiriamoci indietro! Formiamo insieme una moltitudine luminosa e operante – sotto la sua guida e il suo esempio – che porti tante anime al Cielo.

 

QUINTO MISTERO: Maria Santissima è incoronata Regina del Cielo e della terra

Tutta bella sei o Maria e macchia originale non è in Te” dice una preghiera popolare antichissima. La nostra Mamma è bella, è Regina del Cielo e della terra: ma non ha mai portato gioielli d’oro! I Suoi gioielli sono il candore della Sua purezza e la grazia delle Sue virtù. Quanto è grande e quanto è bella questa nostra Mamma! Ma le perle più preziose siamo noi, quando La amiamo come figli, quando La ascoltiamo e La seguiamo, come ci si fida di una Mamma. La Vergine Maria ci porta a essere sempre più come Lei e a diventare gioia e consolazione di Dio Padre. Gettiamoci, allora, tra le Sue braccia, affidiamoci al Suo Cuore Immacolato, preghiamoLa con il Santo Rosario: Lei ci insegnerà e ci aiuterà ad amare Dio e a fare la Sua Volontà. E, poi, ci accompagnerà per le vie del mondo, per collaborare con Lei a salvare tanti fratelli e sorelle che hanno perso la fede; tanti ragazzi che non hanno mai conosciuto Gesù o che hanno imboccato strade sbagliate. Ella desidera che anche queste anime possano diventare i Suoi gioielli, le pietre preziose che ornano il Suo Cuore Immacolato. Lei stessa a Fatima, il 13 giugno del 1917, lo ha promesso: “Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi l’abbraccerà io prometto la salvezza; e saranno amate da Dio, queste anime, come fiori messi da me ad onorare il Suo trono”.

 

 

 

 

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