Pillole di SpiritualiTà
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)
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Meditando i misteri luminosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria
MISTERI LUMINOSI
PRIMO MISTERO: Gesù è battezzato nel Giordano
“Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua… ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto»” (Mt 3,16-17). Quante volte, dentro di noi, abbiamo forte il desiderio di sentirci dire: “Mi compiaccio di te!”. Quante volte le nostre giornate trascorrono nella ricerca affannosa di un like o di un mi piace su Facebook o su Instagram: e, quando non li riceviamo, arriviamo a pensare che tutta la nostra vita sia un fallimento, come su tutto dipendesse da questo. E non ci rendiamo conto che con il Battesimo siamo diventati davvero figli di Dio amati, non perché siamo buoni o perché dobbiamo diventarlo, ma così come siamo e basta. Già il fatto che siamo vivi ci dice l’Amore grande di un Padre che da sempre ci ha pensati, voluti, amati e che non smetterà mai di farlo. Ma, in più, il Battesimo ci dice un Amore ancora più grande, da parte di questo Padre, che è arrivato addirittura a sacrificare Suo Figlio, purché noi potessimo recuperare la grazia perduta e stare con Lui per sempre in Paradiso. E qual è la risposta che Dio ottiene da noi, troppe volte? “Non offendano più Dio Nostro Signore, che è già molto offeso”, dirà la Madonna ai tre Pastorelli di Fatima e l’Angelo chiederà loro di “riparare i crimini degli uomini” contro la SS. Eucaristia e di “consolare il vostro Dio”. Dio è il nostro Dio perché è nostro Padre: allora, facciamo nostro il desiderio del piccolo Francesco di consolarLo e di farlo contento, con i nostri piccoli atti d’amore.
SECONDO MISTERO: Gesù compie il primo miracolo alle nozze di Cana
“E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo” (Gv 2,7). Gesù sceglie l’acqua, e non qualcosa di più saporito o prezioso, per riempire le giare e per trasformarla in vino. Gesù chiede l’acqua che è trasparente, prende la forma del contenitore dove la metti e, quando scorre, scende sempre verso il basso. Dio non segue la logica del mondo, ma spesso il Suo sguardo si posa, di preferenza, proprio su ciò che è piccolo, su chi non ha “credenziali” o referenze da offrire. Ecco perché ha scelto Maria di Nazareth per essere la Madre di Suo Figlio. Ecco perché chiede ai servi, e non direttamente al maestro di tavola, di cooperare al Suo primo miracolo. Ecco perché ha scelto tre piccoli Pastorelli per rivelare, attraverso Maria SS.ma, il Suo messaggio di misericordia. E Gesù chiede anche a noi, tante volte accecati dal desiderio di apparire, di essere stimati, di dover fare cose grandi per essere considerati bravi, di riempire la giara della nostra vita con l’acqua delle piccole azioni di ogni giorno. E ci chiede di farlo per offrirLe al Padre, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso e di supplica per la conversione dei poveri peccatori. Niente è piccolo ai Suoi occhi, niente è senza valore, quando è offerto per amore e in unione al Suo Preziosissimo Sangue. Guardiamo ai Pastorelli e anche noi, di tutto quello che possiamo, offriamo un sacrificio a Dio: perché nulla è troppo da offrire, ma anche nulla vale troppo poco, se con quel poco possiamo supplicare la salvezza eterna di un’anima.
TERZO MISTERO: Gesù annuncia il Regno di Dio e invita alla conversione
“Gesù… domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?»” (Mt 16,13-15). Quale risposta avremmo dato noi, a questa domanda di Gesù? Davvero per noi, come per Simon Pietro, Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente? O, come per la gente, Egli è uno come tanti altri, bravo sì a parlare e a fare i miracoli, l’importante è che non tocchi la nostra vita? Dire a Gesù che Lui per noi è il Cristo, significa credere che è Colui che ci salva e lasciarLo fare. È mettere la nostra vita davvero nelle Sue mani e fidarci di Lui. È non andarcene, ma prendere la nostra croce e seguirLo, anche quando il Suo linguaggio è duro, anche quando ci chiede di rinnegare noi stessi, per vivere quelle che sono le esigenze del Vangelo fino in fondo. Certamente, Gesù non ci promette una vita facile su questa terra, perché, ogni giorno, tutti, nessuno escluso, dobbiamo lottare per combattere contro le conseguenze che il peccato originale ha lasciato nel nostro cuore. Ma Lui non ci ha lasciato soli: “sarò con voi tutti i giorni”, ci ha promesso prima di salire al Cielo. Ed è nell’Eucaristia, nei Sacramenti, nella preghiera quotidiana che noi possiamo stare e camminare con Lui. Anche la Madonna, a Fatima, ce lo ha assicurato, quando ai tre Pastorelli ha detto: “La grazia di Dio sarà il vostro conforto”. E ci ha dato una Madre, Maria SS.ma, che ci accompagna nel cammino. Ella ci ha promesso che “Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via sicura che ti condurrà a Dio”.
QUARTO MISTERO: Gesù si trasfigura sul monte Tabor
“E fu trasfigurato davanti a loro; … Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui»” (Mt 17,2-4). Il Gesù che si trasfigura davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni è lo stesso Gesù che al buon ladrone dirà: “Oggi con me sarai nel paradiso” (Lc 23,43). È lo stare con Lui, è l’intimità con Lui, che rende la nostra vita un Paradiso. È il sapersi amati e redenti da Lui che rende la nostra vita bella già qui, su questa terra – anche se non mancheranno le piccole o grandi croci – perché riusciremo a guardare e a vivere tutto con gli occhi di Dio. Ecco perché dobbiamo impegnarci a coltivare questa continua unione con Lui, attraverso la preghiera, l’adorazione eucaristica, la Messa, il sacramento della Confessione. E, anche in mezzo alle attività quotidiane, cerchiamo di elevare il pensiero a Lui con le giaculatorie, con atti di fede, speranza, carità, con la frequente comunione spirituale. Così hanno fatto i Pastorelli di Fatima: anche quando erano al pascolo, con le pecore, non tralasciavano di recitare il Rosario o di dire una giaculatoria, magari inventandosela al momento. E tutto diventava per loro un’occasione per dire il loro amore a Gesù e alla Madonna e per pregare per le anime dei poveri peccatori. Allora, anche a noi, come a loro, la morte non farà più tanta paura, perché sarà invece l’occasione per prepararsi a gustare in pienezza quella profonda comunione con Dio, che già su questa terra abbiamo iniziato a vivere.
QUINTO MISTERO: Gesù istituisce la SS. Eucaristia nell’Ultima Cena
“Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti” (Mc 14, 22-24). “L’Eucarestia è il più delicato regalo che il Cuore di Gesù ha fatto agli uomini. Amare sino alla fine! Come questa parola definisce bene quel Cuore di Gesù che lo spinse ad andare fino al cenacolo, al calvario e al tabernacolo abbandonato! L’Amore di Gesù per gli uomini non si è saziato con il dare per loro la vita, ma Gli ha suggerito l’Eucarestia, che è il modo divinamente ingegnoso di vivere sempre, vicino agli uomini suoi figli. Gesù nel tabernacolo non parla: ha obbligato Se stesso all’eterno silenzio. Però, nonostante questa realtà impenetrabile e misteriosa, chi sa ascoltare e si avvicina alle porte dei Tabernacoli nei quali Egli vive sulla terra, udrà che, dal fondo di questi, sale una sorta di sospiro, che, il più delle volte, è simile al grido di angoscia che pronunciò nella sua ultima ora: HO SETE! Sete e fame insaziabile di cuori che Lo mangino e Lo gustino nella Eucarestia e nel Vangelo, Lo vivano nei suoi comandamenti, si lascino trasformare dalla sua Grazia e dallo Spirito in Lui” (s. Manuel Garcia Gonzales). Quando possiamo, sostiamo qualche momento con Gesù nascosto nel Tabernacolo della nostra Chiesa, diciamoGli tutto il nostro amore, consoliamoLo per tutti gli oltraggi, sacrilegi, indifferenze, con i quali Egli è offeso in questo Sacramento.
SAN BERNARDINO E IL CRISTOGRAMMA IHS
La devozione per il Santo Nome di Gesù
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
PRIMA PARTE
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
SECONDA PARTE
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
TERZA PARTE
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La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)