Pillole di SpiritualiTà
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)
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di Sr. M. Lucia Cucci icms
Nella vita può accadere spesso di vivere un momento di sofferenza, di solitudine, d’incomprensione, di difficoltà, così da avvertire il bisogno di una mano amica e fraterna, di una semplice “pacca” sulla spalla che ci faccia sentire di non essere soli, di qualcuno che ci dica: “sono con te, ti sono vicino”, di un sorriso che possa comunicarci serenità, di un cuore nel quale poter riversare le proprie afflizioni, certi di trovare comprensione e accoglienza. “Consolare gli afflitti”… un’opera di Misericordia che dilata il cuore di chi la compie e arricchisce quello di chi la riceve.
Capaci di consolazione
Le afflizioni che il cuore può vivere sono tante quante sono le persone, ma questo non ci deve scoraggiare, dobbiamo sempre ricordare, infatti, che colui che più di tutti può comprenderci è Gesù: Lui ha voluto sperimentare ogni genere di afflizione, per poterci essere vicino. Basti pensare come nell’Orto degli ulivi, prima di affrontare la Passione e la morte, Gesù cerca compagnia e consolazione da tre dei suoi discepoli, tenta per tre volte di svegliarli; ma essi, sopraffatti dalla stanchezza, dormono. Gesù allora, rimasto solo, “cominciò a sentire paura e angoscia e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra”; “gli apparve allora un angelo del cielo per confortarlo”.
La presenza determinante di un angelo, che consola e conforta Gesù, ci fa capire quanto sia necessario e urgente consolare quelli che sperimentano oggi la solitudine, l’afflizione, la sofferenza e chiedono la presenza silenziosa ma efficace di un Cireneo, di una Veronica, di un angelo che asciughi loro le lacrime, addolcisca il peso della sofferenza, li sollevi e li conforti.
Dobbiamo sempre ricordare che la prima e vera consolazione viene da Dio; ci dice San Paolo che Dio ci ama e ci consola perché, così amati e consolati, possiamo a nostra volta testimoniare l’Amore del Padre e consolare gli afflitti, in nome di Dio.
La nostra più grande consolazione, infatti, è sapere che il Signore è sempre con noi, per rialzarci, per ascoltarci, per accoglierci come Padre buono che continuamente tende la mano per asciugare le lacrime dei suoi figli e dar loro consolazione. Non esiste una consolazione più grande di questa! Dobbiamo prenderne coscienza ogni giorno con gioia, renderla attuale in ogni momento della nostra vita e saperla comunicare anche agli altri, perché questo agire di Dio deve diventare anche il nostro agire.
Come consolare?
Consolare è un atto di carità, di amore vero e disinteressato verso il prossimo, e le occasioni per metterlo in pratica sono infinite. Possiamo consolare con le parole, con la preghiera, con il consiglio, ma anche con la sola presenza silenziosa e premurosa, con un sorriso che esprima dolcezza e comprensione… purché si faccia con amore, perché il modo migliore di consolare qualcuno è quello di amare, donando noi stessi, il nostro tempo, la nostra attenzione, chinandoci con tenerezza verso chiunque sia afflitto, facendo nostri i suoi sentimenti, donando una parola di speranza, soprattutto basata sulla Parola con la “P” maiuscola, cioè quella di Dio. In forza del nostro Battesimo siamo tutti testimoni della speranza che è in noi e collaboratori dell’amore di Dio. Consolare gli afflitti che Dio pone sul nostro cammino è, quindi, un dovere di ogni cristiano, è espressione di quell’amore di cui Dio ci rende capaci.
Quello che dai ti arricchisce
È l’amore, infatti, il senso ultimo della nostra vita: l’Amore ci ha chiamati all’esistenza, si è Incarnato per salvarci, ci è stato donato perché iniziassimo una nuova vita, per amare con il cuore di Dio. Senza l’amore la vita è vuota; solo alimentata dalla forza divina, essa diventa un fiume di gioia che scorrendo diviene sempre più forte. “Se cerchi la felicità, dona l’amore, è dando che si riceve, è amando che ti realizzi, ogni sorriso che doni, ti riempie di gioia, ogni sacrificio che fai ti rende più forte, ogni mano che tendi, ti rialza”.
L’amore, che ti impegni a donare agli altri, genererà in te un amore ancora più grande, che diventa espressione della Misericordia sconfinata di Dio.
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