MENU

NEWS

2 NOVEMBRE

Pensieri e suggestioni, all’ombra de’ cipressi…

di padre Mario Piatti icms

Al mistero della morte non ci si abitua mai abbastanza. L’enigma che avvolge la nostra condizione umana riemerge, inesorabile, ogni volta. La nostra esistenza si illumina improvvisamente di una luce differente, che ci inquieta e ci costringe a rivalutare tutto con gli occhi e con il Cuore di Dio e a rileggere finalmente il tempo della nostra vita nella sola prospettiva giusta e definitiva: quella della Fede.

Paradossalmente, il nostro “mondo reale” – a cui di solito affidiamo tutte le nostre attese e le nostre speranze – rivela allora, senza sconti, la sua completa inconsistenza. È piuttosto il “mondo dello Spirito”, la vita dell’anima, la Salvezza, la Redenzione che appaiono nella loro autentica prospettiva e delineano quale sia la vera meta del nostro cammino.

Il valore del presente si misura sulla lunghezza d’onda della eternità: tutto il resto passa, è povera polvere sollevata dal vento. Tutto si conclude e precipita nel gorgo del nulla, da cui era emerso con la abituale illusione di consegnarci giorni, mesi e anni senza fine. “Tutto è vanità”, dice il Qoelet, il saggio dell’Antico Testamento; tutto termina, lasciando una profonda ferita nell’anima e una struggente malinconia nel cuore, fatta di voci, di volti cari, di promesse disattese, di cammini interrotti.

Tutto sembra finire, coperto dalla caligine del tempo, che cancella ogni cosa, per sempre: ma tutto rimanda alla nostra vera Patria, il Cielo. La nostra dimora definitiva non è quaggiù: siamo in esilio, lontani dalla nostra Terra. Percorriamo le vie del tempo, ma il cartello segnaletico indica un traguardo più alto, che appena riusciamo a immaginare e ad abbozzare con la nostra fantasia.

Il linguaggio di Dio ridisegna i veri contorni della nostra identità: siamo anzitutto figli, creati, amati, attesi e accolti un giorno (almeno lo speriamo!) nell’abbraccio eterno del Cielo. Il Linguaggio del Vangelo ci parla, in termini chiari, della preziosità del presente, dell’urgenza di riempire d’amore ogni pensiero, ogni gesto e ogni azione, perché tutto sia a lode del Padre e a servizio dei fratelli e neppure un frammento del nostro tempo vada più perduto.   

La Parola di Dio ci aiuta a riconsiderare la sofferenza e la croce come “vie maestre”, percorsi di Grazia verso la salvezza. Diceva il Fondatore che proprio quanto nella vita ci è di peso – e forse non vorremmo mai sperimentare – ci darà la chiave giusta per aprire la porta del Cielo, per conquistare il Cuore stesso di Dio.

In questa commemorazione dei nostri cari, che ci hanno preceduto nel cammino della vita, risplenda nel cuore la gratitudine per il bene che ci hanno elargito, lungo gli anni della loro esistenza terrena. La carità ci invita a pregare, se ancora necessitano del nostro suffragio, perché purificati possano accedere alla beatitudine eterna.

La preghiera, i Sacramenti, la liturgia, l’assidua pratica del Rosario costituiscano delle oasi di luce e di pace, dove il tempo e l’eterno si incontrano, dove le barriere tra il presente e la vita futura si dissolvono nell’amore.

Chi veramente ama, sa chiamare anche la morte “sorella”, come San Francesco: deposta la sua triste e tragica maschera, essa ci condurrà infatti per mano alla visione dell’infinito Amore e all’incontro con tutti quelli che hanno condiviso quaggiù le pene e la fatica della vita, passando attraverso la “grande tribolazione” e hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello (cfr. Ap 7,14).

La Speranza cristiana è ben lontana da un vago ottimismo: si fonda piuttosto sulla certezza che Dio è fedele a se stesso e alle sue promesse.

“Vado a prepararvi un posto” (Gv 14,2), ha detto Gesù ai suoi discepoli, a noi. Quel posto – la nostra vera Patria, la nostra Terra Promessa, la pienezza del nostro destino – non è un miraggio, un sogno, una pia illusione: è il frutto dell’Amore crocifisso di Cristo, che ogni giorno rinnova sull’altare la sua forza redentrice. Più forte della morte, più profonda dei cieli infiniti.    

 

 

 

in Evidenza

IL NOSTRO CAMMINO DI VITA INSIEME
Dio è sempre presente nella nostra famiglia

LA MIA ESPERIENZA AL CAMPO VOCAZIONALE
IL SEGRETO DELLA SANTITÀ È L’ABBANDONO DELLA NOSTRA VOLONTÀ NELLE MANI DI DIO

La devozione riparatrice dei "PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE"
Meditando i misteri gaudiosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria

CALENDARIO EVENTI

Prossimi eventi

ADORAZIONE EUCARISTICA
Tu solo hai parole di Vita eterna

Celebrazione del 12 del mese
Da maggio ad ottobre Processione Eucaristica Riparatrice

ADORAZIONE EUCARISTICA
Preghiamo per le vocazioni

DONA ORA

Con una piccola donazione puoi riaccendere la speranza di uomini, donne e bambini in Brasile e, anche in Italia...

Dona alla fondazione

La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria

ABBONATI ALLA RIVISTA |

NEWSLETTER

La newsletter è uno strumento per rimanere sempre in contatto con noi e per essere sempre aggiornati sulle principali attività della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria. Iscrivendoti riceverai gratuitamente notizie brevi, links ad articoli.

Pillole di SpiritualiTà

Il vero spirito di fede porta una persona a staccare lo sguardo da se stessa, per volgerlo verso Dio. (Beato John Henry Newman)