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20 Febbraio, giorno di festa per tutta la FCIM!

di Marilda Zonarelli

20 febbraio: giorno di festa, la festa dei Santi Pastorelli di Fatima, protettori di tutte le nostre famiglie e della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria.

Se, infatti, all’interno della comunità ecclesiale, la famiglia riveste un ruolo determinante nella trasmissione della fede ed i genitori sono chiamati ad essere i primi catechisti dei loro figli, questo è proprio quello che hanno fatto, con grande zelo, i genitori dei Pastorelli. Su questi Santi bambini ha influito positivamente proprio l’ambiente familiare, da cui attinsero una religiosità semplice ma genuina.

La più grande Maestra dei Pastorelli è stata, però, la Madonna, che scelse i fratellini Francesco e Giacinta e la cugina Lucia per rivelare a Fatima, nel 1917, i mezzi  per combattere errori e guerre, tra i quali la recita del Santo Rosario, la lotta contro il peccato, la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria.

I Pastorelli nascono ad Aljustrel, in Portogallo: Francesco Marto l’11 giugno 1908 (morirà a Fatima il 4 aprile 1919), la sorellina Giacinta Marto l’11 marzo 1910 (morirà a Lisbona il 20 febbraio 1920), la cugina Lucia dos Santos (poi suor Lucia di Gesù) il 22 marzo 1907 (morirà a Coimbra il 13 febbraio 2005).

E’ la primavera del 1916 quando l’Angelo (che si identificò poi come l’Angelo del Portogallo) compare loro, anticipando le apparizioni della Madonna. Lucia e Giacinta, come accadrà anche con la Vergine Maria, lo potevano vedere e sentire; Lucia poteva anche parlarci. Francesco, invece, lo vedeva soltanto. L’Angelo istruisce i Pastorelli sulla necessità di offrire atti di adorazione, preghiere e sacrifici, in riparazione dei peccati commessi contro la Santissima Trinità, ed in particolare per l’indifferenza ed i sacrilegi con cui è offeso Gesù nell’Eucaristia.

La Vergine Maria appare loro per sei volte. Il 13 maggio 1917, mentre pascolavano il gregge nella Cova da Iria, i bambini vengono colpiti da una luce improvvisa e sulla cima di un piccolo leccio (dove si trova ora la Cappella delle Apparizioni) appare loro una “Signora più brillante del Sole”. La Signora invita i Pastorelli a pregare molto e a tornare alla Cova nei cinque mesi successivi, sempre il giorno 13 alla stessa ora. Così fanno i bambini, ed il 13 di giugno, luglio, settembre e ottobre, la Signora torna loro ad apparire e a parlare. L’ultima apparizione avviene il 13 ottobre, giorno in cui accade il “miracolo del sole”, davanti a circa 70.000 persone; la Madonna comunica di essere la “Signora del Rosario” e chiede che in quel luogo venga edificata una cappella in suo onore.

Nel mese di agosto, invece, l’apparizione avviene il giorno 19 in un luogo conosciuto con il nome "Valinhos", poiché il giorno 13 i bambini erano stati portati in carcere dall’Amministratore del Municipio: hanno dovuto offrire anche questo sacrificio!

Infatti, il primo grande miracolo di Fatima è proprio la trasformazione operata nella vita dei Pastorelli stessi: da bambini affrettati nella preghiera, amanti del gioco, capricciosi e permalosi (come Giacinta), diventano riflessivi, contemplativi, adoratori, pazienti nella malattia, disposti ad ogni sacrificio, anche quello della propria vita, per essere fedeli al messaggio che la Signora aveva loro comunicato.

Così, mentre Giacinta faceva penitenze per salvare anime peccatrici dall’Inferno, Francesco pensava a consolare il Signore e la Madonna e sapeva accettare e sopportare la sofferenza con esemplare rassegnazione.

Alla fine del 1918 Francesco e Giacinta vengono colpiti dall’epidemia “spagnola” che in quegli anni fece molte vittime anche in Portogallo; ma mentre il fratello si spegne in pochi mesi, per Giacinta il calvario è più tormentato, perché sopraggiunge una pleurite purulenta, da lei sopportata e offerta “per la conversione dei peccatori e per riparare gli oltraggi che si fanno al Cuore immacolato di Maria”.

Un ultimo grande sacrificio le viene chiesto: “La Vergine mi ha detto che andrò in due ospedali e lì morirò da sola”. Quella fu la più grande sofferenza per lei.

Questi bambini offrirono tutta la loro vita in atto di Riparazione in tutti i suoi aspetti: nella preghiera, nell’offerta di sacrifici, nell’accettazione delle sofferenze, e di tutto ciò che la volontà di Dio permise nelle loro vite.

Ci insegnano che è possibile per tutti riparare nella semplicità del quotidiano, ci fanno riflettere sul senso stesso della vita cristiana, una vita che ci viene donata per conoscere, lodare e ringraziare Dio, una vita di cui non importa la lunghezza… basta anche una vita brevissima per rimanere eterni.

Francesco e Giacinta Marto vengono proclamati beati il 13 maggio del 2000 da S. Giovanni Paolo II e canonizzati il 13 maggio del 2017 da Papa Francesco. Sono i primi Santi bambini non martiri della Chiesa.

Ringraziamo Dio per il dono dei Santi Pastorelli, protettoti di tutte le nostre famiglie e della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria, illuminata dal carisma di Fatima.

 

 

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