Pillole di SpiritualiTà
Coltiva l'intimità con lo Spirito Santo — il Grande Sconosciuto — perché è Lui che ti deve santificare. (San Josemaría Escrivá)
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SULLE SOGLIE DELLA GRAZIA
Gesù ha detto: Io sono la Porta, se uno entra attraverso di me sarà salvo (Gv 10,9).
Entrando, ci troveremmo circondati, nell’abbraccio, dalla Santissima Trinità. Ma prima di passare per la Porta Santa è necessario accedere, per così dire, attraverso un’anticamera. E per entrare in essa c’è un’altra “Porta”: la Vergine Maria, la Porta del Cielo. Sia Lei che ci accompagni e ci guidi in questo percorso di purificazione e di profonda conversione.
di Stefano Battezzati
Meditando sulla Porta Santa, mi sono trovato a percorrere più di una strada: tutte, però, si congiungono proprio davanti a quella Porta, così da poterla varcare con più e più consapevolezza riguardo ai doni, ai benefici che si ricevono; e, soprattutto, al nuovo cammino che si spalanca per ognuno di noi.
MOSSI DA SPIRITO DI CARITÀ…
Innanzitutto, si definisce Porta Santa la porta di una chiesa o una basilica cristiana che il Papa ha proclamato tale. Questa Porta viene tenuta murata e viene aperta unicamente in occasione dell’anno di un Giubileo, quando può essere attraversata per ottenere l’indulgenza plenaria da tutti i peccati: che giubilo! E le condizioni per ottenerlo sono ben note: potranno ricevere l’indulgenza, con la remissione e il perdono dei peccati, tutti i fedeli «veramente pentiti», «mossi da spirito di carità», «che, nel corso del Giubileo, purificati attraverso il sacramento della Penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice».
Sottolineiamo quel: “veramente pentiti”, che si può tradurre con l’esclusione di qualsiasi affetto al peccato – anche veniale –; e quel “mossi da spirito di carità”: senza una reale conversione ed un rinnovato impegno di radicalità cristiana, infatti, l’indulgenza non produce i suoi effetti.
L’indulgenza plenaria è, di fatto, un tesoro guadagnato da Gesù, da Maria e dai Santi, un tesoro che è depositato nella Chiesa e che viene amministrato dal Papa.
UN PERCORSO, DI GIORNO IN GIORNO, IMPEGNATIVO E GIOIOSO
Nel parlare del Giubileo, credo che non si possa fare a meno di accennare all’originario
Giubileo, quello di origine ebraica: ogni 50 anni si celebravano un anno di riposo della terra (per rendere più forti le coltivazioni) e la liberazione degli schiavi, per restituire loro l’uguaglianza e ridurre le distanze tra i ricchi e i poveri, così che né l’indigenza assoluta né la schiavitù potessero divenire la condizione definitiva di una famiglia o di una persona israelita.
Che mondo meraviglioso sarebbe, se si fosse attuata nel tempo questa legge!
Pensiamo, per esempio, alla recente pandemia, che ha portato ricchezze per molti e perdite e sofferenze per molti altri: un vero “Giubileo” avrebbe potuto equilibrare queste differenze, improvvise e inaspettate.
Ma questo “Giubileo” lo possiamo e lo dobbiamo fare anzitutto nel nostro cuore: dal più insignificante – secondo almeno il giudizio del mondo – essere umano, fino ad arrivare ai potenti della terra. Pensiamo davvero a come potremmo, appunto, nel nostro piccolo o nel nostro grande, grazie al potere che esercitiamo, adoperarci in qualsivoglia maniera per cercare di aggiustare questi squilibri familiari, lavorativi, sociali: questo sì che sarebbe un vero e proprio “Giubileo”!
IL RICHIAMO BATTESIMALE
Con riguardo all’indulgenza plenaria, mi piace paragonarla ad una sorta di Battesimo consapevole: gli effetti sono i medesimi (cancellazione delle colpe e delle pene) e, divenendo Figli di Dio, possiamo entrare, attraversando la Porta Santa, nella Sua Dimora. E ci troveremmo tra le braccia misericordiose di Gesù: Egli stesso, infatti, ha detto: Io sono la Porta, se uno entra attraverso di me sarà salvo (Gv 10,9). Ma, dove c’è Gesù, ci sono anche il Padre e lo Spirito Santo: entrando, ci troveremmo circondati, in una sorta di abbraccio, dalla Santissima Trinità. Questo indescrivibile rapporto di amore delle tre Persone divine ci attraversa e, attraversandoci, ci purifica completamente, ci rende bianchi come la neve! Ed ancora, significativo parallelo con il Battesimo è il fatto che dalla Porta Santa si può solo entrare e non uscire, a conferma di quel segno indelebile dello Spirito Santo, del segno di Dio nella vita di una persona, come un marchio a fuoco.
LA POTENTE ARMA DELLA INTERCESSIONE
Un’altra strada, che conduce davanti alla Porta Santa, è quella della Comunione dei Santi: possiamo, infatti, ottenere l’indulgenza plenaria per le anime del Purgatorio. Quali appartenenti alla stessa famiglia dei figli di Dio, infatti, abbiamo la consapevolezza che quanto ognuno di noi opera o soffre, in comunione con Cristo e come offerta al Padre, produce frutti di bene a favore di tutti.
Proviamo a meditare sull’indulgenza plenaria: ma che potere, che arma, abbiamo mai tra le nostre mani? Non è forse uno dei poteri più grandi, che un essere umano possa mai esercitare? E questo vale non solo per gli “eletti” – per i Sacerdoti, quali dispensatori dei sacramenti – ma per ogni fedele! Sì, alle condizioni specificate, ma che sono alla portata di tutti i battezzati.
E quando vogliamo esercitare questa immensa grazie (e si può fare una volta al giorno) prima di entrare, immaginiamo di avere la persona defunta, alla quale vogliamo indirizzare l’indulgenza plenaria, al nostro fianco: entro con lei a braccetto, o per mano. Entrati, preghiamo insieme e, quindi, l’accompagniamo a ricevere questo abbraccio trinitario: stiamo con lei mentre lo riceve, cercando di compartecipare all’immensa gioia che sta provando e, alzando lo sguardo, la vediamo salire al cielo!
Può capitare che questa persona, però, non sia in purgatorio: dobbiamo affidarci quindi alla Madonna la quale, conoscendo lo stato di ogni anima, potrà indirizzare su qualcun altro questa indulgenza.
EUCARISTIA & SACRALITÀ DELLA VITA
Non ultimo, la Porta Santa è anche passaggio che introduce all’interno di una chiesa, dove incontriamo Gesù eucaristico: abbiamo perso la sacralità di questo luogo nel quale, meditando su cosa ha fatto Gesù per noi e sulla immensa grazia che stiamo per ricevere, per noi o per i nostri cari, dovremmo entrare prostrati, quasi “strisciando”... Ricordiamoci anche che, come ci siamo purificati, mediante la Confessione, nell’anima, così dobbiamo purificarci nel corpo: lavati, in ordine e vestiti bene, come si andrebbe all’incontro più importante della nostra vita!
Ma, prima di passare per la Porta Santa è necessario accedere, per così dire, attraverso un’anticamera. E per entrare in essa c’è un’altra “Porta”: è la Vergine Maria, la Porta del Cielo. Chiediamo, quindi, a Lei che ci accompagni e ci guidi in questo percorso di purificazione e di profonda conversione.
Dice Gesù a proposito della salvezza: Sforzatevi di entrare per la porta stretta (Lc 13,24): ecco, in quest’Anno giubilare è come se questa porta si allargasse all’infinito, permettendo a tutti di entrarvi! Si entra “strisciando”, si esce, purificati, volando! Siamo entrati in una sorta di stargate, che ci proietta in una nuova dimensione: quella dell’amore puro!
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