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CUORE DI MARIA, CUORE DI MADRE

di Sr. M. Lucia Cucci icms

Nel saluto rivolto da Giovanni Paolo II alla Madonna di Fatima, al termine della Consacrazione del mondo al Suo Cuore Immacolato, nel marzo 1984, si legge: “Ci fidiamo di questo tuo Cuore Immacolato, cuore materno, […] perché con questo cuore tu abbracci […] tutti gli uomini”.

“Tutti sappiamo cosa rappresenta in una famiglia il cuore della mamma: è l’amore! Infatti, è l’amore che porta la madre a vegliare accanto al figlio, a sacrificarsi, a darsi, a correre in difesa del figlio. Tutti i figli confidano nel cuore della madre, e tutti sanno di avere in esso un luogo di intima predilezione. Lo stesso avviene con la Vergine Maria.”

Il Cuore Immacolato di Maria è, per ciascuno di noi, questo luogo di intima predilezione: è il Cuore di una Madre. Consacrarsi a questo Cuore vuol dire, dunque, riconoscere, accettare e accogliere la maternità e l’amore di Maria nei nostri confronti, attraverso il dono di tutto noi stessi a lei, abbandonandoci radicalmente all’agire del suo Cuore materno in nostro favore. Significa offrire la nostra vita a Lei, affinché Lei stessa ci offra al Signore; rimettere la nostra vita nelle Sue mani materne, senza riserve, offrendo ciò che siamo, ciò che facciamo, tutto noi stessi a Dio, facendo passare ogni cosa attraverso il suo Cuore Immacolato.

Questa nostra Consacrazione trova fondamento nelle parole che Gesù, in Croce, rivolse a Giovanni, il discepolo amato: “figlio ecco tua madre”. Da quel momento Giovanni “prese Maria nella sua casa”, ossia l’accolse nella sua vita, nella sua esperienza spirituale, tra i suoi affetti più cari; e, in Giovanni, era rappresentato ciascuno di noi. Nella nostra vita spirituale, accogliere Maria equivale ad averla come modello di vita.

La consacrazione al Cuore Immacolato implica, oltre l’accogliere Maria come Madre, anche il farsi guidare da Lei, per vivere in modo profondo la fede, per vivere in pienezza il nostro Battesimo e per raggiungere un’intima comunione con Suo Figlio Gesù.

Il cuore è come una “sintesi” del mondo spirituale dell’uomo e della sua disposizione nei confronti di Dio. In tal senso, il Cuore di Maria Santissima, dopo quello di Gesù, è il modello più sublime per ogni creatura. È modello di umiltà profonda, di carità ardente, di purezza e di innocenza, di fede autentica, fondata sulla Parola di Dio. La Madonna, come ogni madre, educa noi suoi figli e lo fa con l’esempio della sua vita, incarnazione dell’amore del Suo Cuore.

In riferimento al suo Cuore, in diversi passi della Sacra scrittura si legge che “Maria custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore”. Il Cuore Immacolato è un cuore che sa custodire la Parola di Dio e che sa amare secondo la vocazione ricevuta. Maria medita nel suo cuore gli eventi in cui è coinvolta, insieme a Gesù, cercando di penetrare il mistero che sta vivendo: questo le fa scoprire, costantemente, la Volontà del Signore. Con questo suo modo di essere, Maria ci insegna ad ascoltare la Parola di Dio e a nutrirci del Corpo e del Sangue di Cristo, come cibo spirituale per la nostra anima, e ci invita a ricercare il Signore nella meditazione, nella preghiera e nel silenzio, per comprendere e compiere la sua santa Volontà. Maria, infine, ci insegna a riflettere sugli avvenimenti della nostra vita quotidiana e a scoprire in essi Dio che si rivela, entrando nella nostra storia. Il Cuore di Maria, dunque è Cuore che medita sull’agire di Dio, cuore che custodisce questo Divino Volere, meditandolo, accogliendolo senza porre ad esso impedimenti, amandolo.

Il cuore di Maria corrisponde veramente al sogno di Dio e al dono di grazia che Dio ha voluto fare all’umanità nel suo Figlio Gesù e attraverso l’opera dello Spirito Santo. Questa capacità di amare, propria del Cuore di Maria, è all’opera fin dall’inizio; e si realizza pienamente quando la Vergine permette a Dio di penetrare nella sua vita a Nazareth e di cambiare i suoi progetti. Un cuore che ama non pensa a sé, ma si apre a Dio.

La stessa capacità di amare si manifesta nel modo in cui Ella accoglie, dà alla luce, avvolge in fasce e accompagna il suo Figlio Gesù.  Ma vediamo questo Cuore che ama, in modo santo e immacolato, anche quando si lascia educare dal suo Figlio e diventa sua discepola. Vediamo questo Cuore che si dilata, un po’ alla volta, quando interviene presso suo Figlio a Cana di Galilea, per salvare una festa di nozze.  E questo cuore si dilata ancora di più quando, sotto la croce, accoglie come proprio figlio il discepolo che Gesù amava, e in lui accoglie ognuno e ognuna di noi. Così, attraverso l’immagine del Cuore santo e immacolato di Maria, il Signore insegna anche a noi a essere docili all’azione dello Spirito, che ci rende capaci di amare come Gesù. Ma occorre che permettiamo a Dio di dilatare il nostro cuore, attraverso le situazioni concrete che ci fa sperimentare, proprio per insegnarci ad amare. “Dio sceglie Maria per arrivare a noi; e sceglie ancora Maria per farci arrivare a Lui”. Il Cuore Immacolato, oltre ad essere il Cuore della Madre “per eccellenza”, è per ciascuno dei suoi figli modello e guida nel nostro pellegrinaggio terreno.

Nell’apparizione del 13 giugno 1917, alle parole della piccola Lucia che chiedeva alla Madonna di portarla in cielo con i due cuginetti, Francesco e Giacinta, la Madonna rispose che i piccoli li avrebbe portati presto, mentre Lucia sarebbe rimasta in terra ancora per qualche tempo, perché Gesù voleva servirsi di lei per farla conoscere e amare.  E aggiunse: “EGLI VUOLE STABILIRE NEL MONDO LA DEVOZIONE AL MIO CUORE IMMACOLATO. A chi l’abbraccerà prometto la salvezza e saranno anime amate da Dio, come fiori collocati da me per ornare il Suo trono”.

La devozione non è semplicemente una PRATICA devota, rivolta alla Madonna, ma è una vera e propria dedizione di sé a Lei.  Stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria significa, quindi, portare le persone a una vera conversione, donazione, intima stima, venerazione e amore verso il Cuore di questa Madre. La volontà, da parte di Dio, di stabilire questa devozione ci fa comprendere quanto davvero il Cuore Immacolato sia una “via privilegiata”, per arrivare ad una vita di intima unione con il Signore.

Nella stessa apparizione, la Madonna aggiunge, parlando con Lucia: “IL MIO CUORE IMMACOLATO SARÀ IL TUO RIFUGIO E LA VIA CHE TI CONDURRÀ A DIO”. Da tali parole si comprende come il Cuore materno di Maria non smette mai di prendersi cura dei suoi figli; è “rifugio”, ossia protezione; ed è aiuto nel “cammino”, che ci conduce all’incontro con il Signore. Sempre il 13 giugno, la Vergine mostrò ai tre piccoli veggenti il suo Cuore coronato di spine: ed essi compresero che si trattava del Cuore Immacolato, oltraggiato per i peccati dell’umanità, che chiedeva RIPARAZIONE.

Nella III apparizione, quella del 13 luglio, la Consacrazione al Cuore Immacolato fu richiesta in forma esplicita dalla Madonna stessa. Ancora una volta era associata la domanda di riparazione per gli oltraggi contro il Cuore Immacolato, di supplica per la conversione di peccatori e per la salvezza delle anime.

Nelle visioni a Pontevedra e Tuy, che chiudono gli avvenimenti di Fatima, l’appello alla Consacrazione è rinnovato e ad esso è unita anche la richiesta della pratica dei “primi 5 sabati”, per riparare alle bestemmie a alle ingratitudini che feriscono il Cuore Immacolato.

Tale pratica riparatrice richiede:

  • La confessione, fatta con l’intenzione di riparare le offese arrecate al Cuore Immacolato di Maria.
  • La comunione, fatta in grazia di Dio, con la stessa intenzione riparatrice
  • La recita del Rosario
  • Almeno 15 minuti di meditazione sui misteri della vita di Gesù.

Alle anime che praticheranno tale devozione, con l’intenzione di soddisfare le richieste della Madonna, Ella promette di assisterle, nell’ora della morte, con tutte le grazie necessarie alla loro salvezza. La richiesta di Consacrazione al Cuore Immacolato e della Comunione riparatrice dei “Primi sabati”, e dell’offerta di molti sacrifici per la salvezza delle anime, manifestano la centralità di Dio nella nostra vita e della Sua Misericordia.

 

 

 

 

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