Pillole di SpiritualiTà
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)
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LUCE SUL MIO CAMMINO - La Parola di Dio commentata ogni settimana dai Servi e dalle Serve del Cuore Immacolato di Maria
Vangelo
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli
+Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore
Spunti di riflessione
Quella di oggi è davvero una grande festa: siamo uniti nella gioia con tutti i nostri fratelli e sorelle santi, i quali ci hanno preceduto nel cammino verso il Cielo. Santa Teresa di Gesù Bambino diceva che i santi sono come tanti fiori nel giardino di Dio: ognuno diverso dall’altro, con il suo colore, il suo profumo, la sua particolarità, la sua bellezza. Ma esclusivamente unico davanti agli occhi del suo Creatore.
È meraviglioso ammirare il lavoro sapiente del Signore nel cuore di questi uomini e di queste donne, che hanno saputo consegnare la loro umanità nelle Sue mani, che si sono abbandonati alla divina Provvidenza, che lo hanno lasciato libero di agire dentro di loro. Hanno saputo togliere gli ostacoli ereditati dal peccato originale, collaborando attivamente con la grazia di Dio e rendendo così ancor più manifesto, più sensibile, più vivo, l’amore del Padre.
Martin Buber, in un suo libro, insegna che il cammino dell’uomo non è una corsa, né il rimanere pigri o seduti, ma si sviluppa attraverso una serie di passi continui: «Ogni giorno il Signore ti dà di fare un passo, ma il viaggio inizia sempre quando finiscono le certezze che ti sei dato. Il piccolo passo possibile si basa sulla fede non su quello che hai deciso con la testa; si basa su quello che è possibile vivere, che è un po’ di più rispetto a quanto ti sei dato come misura. Questa è la fede. Il piccolo passo possibile ha di fondo questo: renderti credente, ogni giorno, con quello che tu devi affrontare. Il piccolo passo possibile è ciò che ti spinge un poco più in là rispetto alle certezze umane». Una regola che ha segnato tutta la vita di molti santi.
Insieme con loro oggi ringraziamo Dio che ci ama nel suo Figlio diletto, che ci promette la felicità e ce ne indica la via. I santi l’hanno seguita e ci invitano a fare altrettanto, con fiducia crescente. La via della felicità la troviamo nel Vangelo di oggi e desta stupore, perché ci viene indicata proprio lì dove il mondo non la cercherebbe mai! Il mondo, infatti, proclama: «Beati i ricchi, perché possono soddisfare tutti i loro desideri; beati i forti, i violenti, perché impongono a tutti la loro volontà e si impadroniscono di ciò che non appartiene loro; beati quelli che ridono, che si godono la vita…».
Il contrasto con le parole di Cristo nel “Discorso della montagna” non può essere più grande. Ma chi ha ragione: il mondo o Cristo? La nostra fede ci dice che ha ragione Cristo, però a volte ci è difficile capirlo. In realtà, il discorso delle beatitudini non è una semplice proclamazione di verità, ma un invito alla conversione. Gesù ci esorta con insistenza a lasciare le nostre vecchie idee e ad accettare il suo punto di vista; ci invita a cambiare atteggiamento, abbandonando la nostra tendenza al possesso per trovare in lui la gioia dell’amore vero, profondo, libero.
E tutto questo per quale motivo? Per essere “un nuovo Cristo”, che passa per le strade di questo nostro povero mondo: disorientato e confuso dagli scandali, abbagliato e corrotto dalle passioni ingannatrici. Per questo, per essere ripieni di Lui, è fondamentale la preghiera. Essa risana se si è ammalati; avvalora, se si è deboli; arricchisce dei doni di santità, se si è poveri; rasserena se si è agitati; ristora, se si è assetati.
È la preghiera, infatti, che forma i santi: per essi è la fonte della Grazia, il sostegno di ogni altra virtù e il prezioso vincolo che li unisce a Dio. In questo modo si passa in mezzo al buio di questo mondo portando la luce del Signore, perché lo si porta dentro il cuore, proprio come ha fatto la Vergine Maria. Ella, durante tutta la sua vita terrena, è stata sempre una luce divina per tutti, che diradava le tenebre del peccato del suo tempo e di quello di oggi. Non a caso, nelle litanie La invochiamo come la “Regina di tutti i santi”, perché in modo sublime ha saputo custodire dentro di Lei la presenza del “Santo dei santi” e ha corrisposto in piena libertà agli inviti della Grazia. Ciascuno di noi, oggi, allora, le ripeta con tutto l’ardore del cuore e mille, mille volte nella vita: «Se mi accogli, o Maria, sotto il tuo manto, non solo sarò salvo, ma sarò santo!».
SAN BERNARDINO E IL CRISTOGRAMMA IHS
La devozione per il Santo Nome di Gesù
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
PRIMA PARTE
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
SECONDA PARTE
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
TERZA PARTE
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