Eppure, continuiamo a salire…

di padre Mario Piatti, icms

MARIA DI FATIMA - n°3, Aprile – Maggio 2022

EDITORIALE

Tra ricorrenti prove, interminabili conflitti   

EPPURE, CONTINUIAMO A SALIRE…

In questi tempi difficili e dolorosi – per il persistere di una estenuante pandemia, che sembra “infinita” e per la violenza e l’odio che ancora dilagano, in Europa e in tante altre parti del mondo – quale risposta suscita il Cielo, quali vie di salvezza propone?

I “grandi”, i potenti della Terra – di qualunque orientamento e bandiera – cercano soluzioni approssimative ai mali che attraversano la nostra epoca; intavolano faticosi negoziati, che quasi necessariamente deludono e falliscono; si appellano alla pace e alla giustizia, che poi regolarmente loro stessi calpestano per primi, sostenendo spesso campagne contro la Vita, contro la Famiglia e contro la vera e piena dignità di ogni essere umano.

In questo panorama contraddittorio, ancora una volta rifulge la Vergine Maria: la fanciulla di Nazareth è stata la risposta più bella, più santa, più feconda che l’umanità abbia saputo dare alle provocazioni del peccato. La reazione al gelo del male è il calore benefico dell’amore, vivo nel suo Cuore; allo scetticismo e al dubbio è la forza della sua Fede; alla violenza è la carità; all’odio il perdono; alla indifferenza, la preoccupazione materna per la sorte dei propri figli; alla menzogna, la luce della Verità; al disorientamento, il rassicurante chiarore della speranza, nell’attesa dell’alba di Risurrezione.

Lo “stabat Mater” riassume, in una espressione lapidaria, la presenza stabile, incrollabile di Maria, ai piedi della Croce, unita per sempre all’offerta del Figlio. È l’amore di una Madre, straziata per i colpi della Passione nella carne di Gesù, ma solidale con Lui nella intercessione per i peccatori, per i crocifissori stessi del Signore. Affidarsi e consacrarsi a Lei, significa respirare la medesima “aria” di Grazia, associarsi ai suoi sentimenti e ai suoi desideri più puri e più profondi, unirsi a quel Cuore Immacolato, totalmente immerso nel Mistero Pasquale, totalmente “consacrato” all’opera del Figlio, che è la Chiesa. Che siamo noi stessi.

Il male “ci riprova” sempre, costantemente ci assedia, ci insidia, cavalcando la nostra debolezza, approfittando delle suggestioni del mondo e della diabolica illusione di poter escludere Dio dallo scenario della nostra vita. Questa Madre, ogni volta, con infinita pazienza, riprende le fila della nostra esistenza, ci accompagna agli “appuntamenti della Grazia”, ci fa sentire la dolcezza della presenza e dell’amicizia di Dio.

Il male si radica facilmente nel cuore dell’uomo, devastando le coscienze e riempiendo il mondo di orrore: ma proprio lì interviene la Vergine Santa, la tutta “colma di Grazia”, per favorire in noi l’opera redentrice del Figlio, l’opera santificatrice dello Spirito Santo.

La devozione mariana non è mai “spiritualismo” disincarnato: è fortemente radicata in ogni epoca, nella Storia concreta e reale degli uomini. Sollecita il cuore a impegnarsi nel presente, nell’incessante dipanarsi di un “oggi” sempre faticoso, ma con l’animo rivolto in su, alle realtà eterne: “alle stelle”, a ciò che non passa.

I Pastorelli, educati alla scuola di questa Maestra e Madre buona, hanno qualcosa di prezioso da insegnarci. Ci esortano a pregare, perché i flagelli, che martoriano questo povero mondo, possano presto finire. Ci insegnano a offrire ogni dolore, ogni prova, ogni sofferenza in unione a Cristo, al suo Sacrificio, per la nostra santificazione e per la salvezza dei peccatori. Anch’essi hanno attraversato il varco della prova, la fatica della incomprensione; hanno lavorato su se stessi – pur essendo così piccoli – per conformarsi sempre più al messaggio ricevuto dal Cielo. La loro vita è una scuola evangelica di Grazia, di intercessione, di offerta, di amore.

Diceva qualcuno, ironicamente, pensando ai nostri tempi oscuri: abbiamo toccato il fondo, e continuiamo a scavare! Con Maria Santissima, osiamo piuttosto aggiungere: è vero: ma abbiamo anche toccato il Cielo, e continuiamo a salire…

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