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II giorno della NOVENA di NATALE

"Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide"

di Fr. Francesco Bardi icms

Ogni anno sembra quasi che il tempo si fermi e che le varie preoccupazioni che ci sono nel mondo per un attimo vadano in pausa.

Il Natale è proprio un momento tanto atteso, e, come ogni momento importante, anche il Natale ha bisogno di un’adeguata preparazione.Come, in modo particolare? Non solo vivendo bene l’Avvento, ma addentrandoci sempre di più in questo grande mistero, dove Dio si è fatto Carne.

Continuiamo la nostra novena iniziata ieri.

Quando pensiamo al Natale, ci vengono in mente luci, regali, canti e tanto altro: un clima di festa avvolge l’atmosfera. Ma se pensiamo al primo Natale della storia, esso non è avvenuto in un clima festoso, ma nella più assoluta normalità. Solo Maria e Giuseppe sapevano quello che stava per succedere, solo loro comprendevano in profondità il grande mistero che stava per compiersi. Il mondo esterno a loro era ignaro di quello che stava accadendo in quella fredda grotta.

Penso che ci faccia bene immergerci in questa atmosfera, per poter capire meglio che cosa è successo in quella grotta. Il mondo non era in festa, per tutta la terra quella era una notte come tante altre notti, eppure tutta la creazione dipendeva da quello che stava succedendo a Betlemme. Tutta la storia era in attesa di quel momento.

E - a proposito di storia - il Vangelo che la liturgia di oggi ci propone contiene i primi versetti del Vangelo di Matteo, che inizia in maniera storica, cioè con la genealogia di Gesù. E perché il Vangelo inizia così? Perché non salta questa lunghissima sfilza di nomi? Era proprio necessaria?  Il Vangelo inizia così perché vuole mettere in chiaro una cosa: che Dio è il re della storia, e la genealogia ci fa vedere proprio come Dio l’abbia voluta guidare per poi incarnarsi.

Se andiamo ad analizzare i vari antenati di Gesù, vediamo che non sono tutte persone perfette, qualcuno non era nemmeno il primogenito al quale spettava la discendenza. Avremmo potuto pensare che Dio si sarebbe scelto una genealogia perfetta, invece è tutt’altro. Tuttavia, la Provvidenza ha permesso che dai vari errori, comunque, potesse arrivare il Cristo.

Questo è quello che succede un po’ anche nella nostra vita: noi possiamo pensare che tutto debba essere perfetto, ma invece dobbiamo capire che tutto può essere sanato, la cosa fondamentale è accogliere Cristo.   

 

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