Pillole di SpiritualiTà
Coltiva l'intimità con lo Spirito Santo — il Grande Sconosciuto — perché è Lui che ti deve santificare. (San Josemaría Escrivá)
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di Oscar Sanguinetti
L’Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista — una delle quattro “maggiori” basiliche della Chiesa universale — sorge a Roma sul colle Celio. All’epoca dell’impero romano l’area su cui ora il tempio si erge era proprietà della nobile famiglia dei Laterani, appartenente alla gens Claudia. Tacito scrive che, nel 65, Plauzio Laterano, console designato, aveva preso parte alla congiura dei Pisoni, per cui fu fatto giustiziare da Nerone e i suoi beni, inclusa la proprietà sul Celio, vennero incamerati dall’erario imperiale.
Come scavi recenti e meno recenti confermano, nel II secolo sui questi terreni Settimio Severo fece costruire una caserma di cavalleria. Poi, nei secoli seguenti essi passarono a una Fausta, forse la seconda moglie di Costantino. Questi, dopo la conversione, vi fondò una basilica, consacrata nel 324 (o nel 318) da Papa Silvestro I, che la dedicò al Salvatore. Nel IX secolo, Papa Sergio III la intitolò anche a San Giovanni Battista e nel XII secolo Papa Lucio II vi aggiunse anche il titolo di san Giovanni Evangelista.
Dal IV secolo fino al XIV secolo, in cui il papato sposta la sua sede ad Avignone, il Laterano fu l’unica sede papale. Al suo interno si celebrarono grandiose liturgie e, fra il 1123 e il 1512, si tennero ben cinque concili ecumenici.
Più volte la cattedrale fu depredata e diroccata dai barbari. Alla fine del XIII secolo, sotto Bonifacio VIII, furono intrapresi grandi lavori di ristrutturazione in vista del Giubileo del 1300.
Nel XIV secolo, con lo spostamento del Pontefice ad Avignone, il Laterano cadde però in abbandono.
Quando nel 1378 Gregorio XI riportò la sede di Pietro a Roma, preferì stabilirsi sul colle Vaticano. La basilica rimase comunque la cattedrale della diocesi di Roma. Dopo il sacco del 1527, Papa Paolo III intraprese nuove grandi opere di ripristino. Il riassetto finale della basilica avvenne nel 1650 a opera di Francesco Borromini e, nel secolo seguente, fu finalmente completata la facciata.
Gli ultimi restauri si svolgono sotto Pio IX e, quello più imponente, sotto Leone XIII.
Nel complesso adiacente alla basilica, nel 1929 sono siglati i Patti — detti appunto Lateranensi — che pongono fine al contenzioso fra Santa Sede e Stato risorgimentale italiano apertosi nel 1870 con la Breccia di Porta Pia.
In occasione del grande Giubileo del 2000 viene inaugurata la nuova Porta Santa, opera dello scultore Floriano Bodini (1933-2005).
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