La devozione riparatrice dei "PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE"

MISTERI GAUDIOSI

PRIMO MISTERO: L’annuncio dell’angelo Gabriele a Maria SS.ma

“Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio… a una vergine” (Lc 1,26-38). È Maria SS.ma la Vergine che “concepirà e partorirà un figlio” (Is 7,14). Ella è vergine, perché il Suo Cuore Immacolato palpita d’amore solo per Dio; ogni Suo gesto, ogni Sua parola, dicono tutta la Sua dedizione a Lui. Ma la Sua verginità non è sterilità, il Suo essere la Tutta Pura non è chiusura o rifiuto di amare. Tutta consacrata a Dio nell’anima e nel corpo, in Lui, Ella ama ogni creatura con tutto l’amore di cui è ricolmo il Suo Cuore. Ed è proprio perché è Vergine, che Maria SS.ma può essere Madre. La verginità perfetta del Suo Cuore, che si esprime nel Suo donarsi totalmente a Dio e al Suo disegno su di Lei, Le permette di accogliere nel Suo grembo il Figlio di Dio. E, nel Suo diventare Madre, la verginità di Maria SS.ma non è annullata o impoverita, ma portata a pieno compimento. Maria SS.ma ci mostra la bellezza e la fecondità di un Cuore tutto consacrato a Dio, ma, anche, la bellezza e il valore di ogni maternità sia biologica che spirituale, quando è vissuta davvero come atto d’amore verso la creatura che si porta in grembo e verso le anime alle quali ci si dona, perché possano avere la vita vera. Affidiamo a Maria SS.ma, Vergine e Madre, tutte le donne del mondo perché possano sempre guardare a Lei come Madre e Modello, per vivere in pienezza la loro femminilità e la loro maternità.

SECONDO MISTERO: La visita di Maria SS.ma a s. Elisabetta

“Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria… fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?»” (Lc 1,41-43). Elisabetta saluta Maria SS.ma proclamandoLa Madre del Suo Signore e sembra quasi non ritenersi degna di ricevere in casa sua la Madre di Dio. Quanti, invece, sulla via del Calvario, insulteranno Maria SS.ma, proprio perché Mamma di Gesù. Quanto soffrirà il Suo Cuore di Madre, sotto la Croce, quando vedrà Suo Figlio, il Figlio di Dio, morire tra le bestemmie e il disprezzo dei soldati e dei sacerdoti del Tempio. Maria SS.ma, nel Magnificat, dice che “tutte le generazioni La chiameranno beata”: ma, ancora oggi, sono tanti quelli che bestemmiano il Suo nome. Gesù rivela a Suor Lucia che i primi sabati devono essere proprio “cinque”, perché cinque sono le specie di offese contro il Cuore Immacolato di Maria: le bestemmie contro la Sua Immacolata Concezione; le bestemmie contro la Sua perpetua Verginità; le bestemmie contro la Sua Maternità divina, rifiutando allo stesso tempo di riceverla come Madre degli uomini; le offese che Le arrecano quelli che cercano pubblicamente d’infondere nel cuore dei bambini l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata; le offese di quelli che La oltraggiano direttamente nelle Sue sacre immagini. Consoliamo Maria SS.ma di tanto dolore, che riempie il Suo Cuore Immacolato, consacrandoLe il nostro cuore e affidandoci a Lei come figli.

TERZO MISTERO: Gesù nasce nella povera grotta di Betlemme

“C'erano in quella regione alcuni pastori… un angelo del Signore si presentò… disse loro: «Non temete… troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia»” (Lc 2, 8-12). È Dio che sceglie di nascere a Betlemme, il più piccolo dei villaggi della Giudea, in una mangiatoia e di essere avvolto in povere fasce. È Lui che vuole farsi trovare e adorare dai pastori, per primi, e mendica da loro, proprio perché ultimi agli occhi del mondo – ma non ai Suoi –, il loro amore sincero. Ancora oggi, Lui, che è Dio, sceglie di stare nascosto in un pezzo di pane, ancora più nascosto dentro un piccolo Tabernacolo, ora dopo ora, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Lui, che è Dio, sceglie di essere prigioniero per Amor nostro, perché anche noi, che spesso ci sentiamo, come i pastori, così piccoli e così poveri, possiamo andare da Lui, possiamo entrare in quella Grotta santa e accostarci con tanta confidenza al Bambino Gesù, per offrirGli davvero tutto ciò che siamo, tutto il nostro amore, ma anche tutte le nostre debolezze, tutti i nostri peccati. ConsegniamoGlieli, perché Lui possa lavarli, con il Suo Sangue, nel Sacramento della confessione, e renderci creature nuove, ogni giorno di più come Lui ci vuole, proprio a partire dalla nostra povertà. Guardiamo a Maria SS.ma, in quella Grotta, in adorazione del Suo Dio, ora anche Suo Figlio! Stiamo con Lei alla presenza di Dio, nel grande Sacramento che è l’Eucaristia, perché attraverso l’Eucaristia, Cristo, venendo in noi e riempiendoci del Suo Amore, ci aiuta a trasformarci sempre di più in Lui.

QUARTO MISTERO: Gesù Bambino è presentato al Tempio

“Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima»” (Lc 2,34). Nella presentazione al Tempio, è Maria SS.ma che offre il Bambino Gesù a Dio Padre; è Lei che Lo porge al Sommo Sacerdote per la circoncisione. E, quando vede il piccolo Gesù versare il Suo primo sangue per la nostra redenzione, già la spada che trafiggerà l’anima di Maria SS.ma inizia a ferire il Suo Cuore di Madre. In questo rito, Ella, ancora più profondamente, coglie il mistero del Suo “essere Madre di Dio” e accetta di essere associata a Gesù come Madre del Redentore e nostra Corredentrice. Anche a Lei Dio chiede di offrirsi, anima e corpo, per la salvezza dell’umanità. Con Gesù e come Gesù, anche Lei risponde: “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato… Allora ho detto: «Ecco, io vengo… per fare, o Dio, la tua volontà»” (Eb 10,5-7). Questo “sì” lo rinnoverà ogni giorno, fin sotto la Croce di Gesù, quando Egli Le chiederà di diventare Madre di tutti noi. Ancora oggi, Ella pronuncia il Suo eccomi a Dio Padre. Ogni volta che noi, con il peccato, feriamo di nuovo il Suo Cuore di Madre, Lei, proprio perché nostra Madre, offre questo dolore, perché noi abbiamo a pentirci e a cambiare vita. Ringraziamo Dio per il “sì” di Maria SS.ma e ripariamo a tante offese, commesse contro il Suo Cuore Immacolato, con tanti piccoli atti d’amore.

QUINTO MISTERO: Gesù è ritrovato fra i Dottori del Tempio

“Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2,49). Siamo noi “le cose del Padre” delle quali Gesù vuole “occuparsi”; è ciascuno di noi il motivo per cui il Verbo di Dio ha accettato di farsi piccolo Bambino, di soffrire e di morire sulla Croce. Gesù è quel “mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra” (Mt 13,45-46). Ognuno di noi è quella perla preziosa per la quale Dio offre tutto il Suo Sangue, tutta la Sua vita. Ognuno di noi è quella perla preziosa che Gesù, dall’alto della Croce, affiderà a Maria SS.ma, perché anche Lei se ne prenda cura e la custodisca. Quante volte, però, non riusciamo a rispondere a tanto Amore, custodendo la nostra anima, tenendoci lontani dalle tentazioni del peccato! Quante volte sprechiamo tutto il dolore che Gesù e la Madonna hanno sofferto e offerto per la redenzione delle nostre anime, non chiedendo perdono dei nostri peccati nella Confessione. a Fatima, Maria SS.ma ci rinnova questo invito a non offendere più Dio che è già tanto offeso e a convertirci. E ci chiede di pregare e di sacrificarci, perché tutti, un giorno, possiamo godere di quel Paradiso che Gesù ci ha riaperto con la Sua Passione, Morte e Risurrezione. Impegniamoci, allora, a far sì che tutta la nostra vita diventi una risposta d’amore a questo Amore di Dio e di offerta generosa per la salvezza delle anime.