Pillole di SpiritualiTà
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)
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SALIRE SUL MONTE DELLA PREGHIERA
di Paola Buson
La festa della Trasfigurazione del Signore è stata fissata il 6 agosto, quaranta giorni prima della festa dell'Esaltazione della Santa Croce, che ricorre il 14 settembre, dato che la manifestazione della gloria di Dio è strettamente legata alla sua Passione e alla sua Morte sulla Croce. Gesù sceglie un momento preciso per farci le sue grazie (“sei giorni dopo”) e chiama “con sé”, proprio pochi intimi, quelli che sono “suoi amici”, Pietro, Giacomo e Giovanni. Giacomo e Giovanni sono anche due fratelli, come a confermare che, chi è amico di Gesù, vive in pace anche con gli altri: perciò i cristiani si sforzano di vivere come fratelli.
Quanto è difficile, a volte, accettare l’altro in modo disinteressato, solo per amore, come fa Gesù con noi! Ancora, Gesù li condusse (i suoi amici) su un alto monte, lontano dalla confusione, lontano dalle occupazioni quotidiane, lontani da tutto per essere liberi di concentrarsi solo su di Lui: è la Sua Persona il centro di tutto! Infatti, con Lui, fanno un’esperienza bellissima; lo vedono trasfigurato in volto, avvolto da una luce immensa, in vesti bianchissime. E scoppiano di gioia! Pietro, che si sente “responsabile” del gruppo, vuole dimostrare la sua totale adesione all’amore del Maestro e gli propone di costruire lì tre tende, come per fermare il tempo e la gioia che sperimenta, nello stare con Gesù e con tutti quelli che seguono Gesù. Ma questo non è, per adesso, il progetto di Dio: occorre tornare alla realtà e accettare anche la fatica e il buio della Passione, che di lì a poco Gesù dovrà affrontare.
Infatti il Signore mostra la sua gloria ai tre discepoli più vicini per prepararli all'imminente Passione.
Nella Bibbia, la montagna rappresenta la vicinanza a Dio, il luogo dove Dio Padre parla all’umanità: è sul monte che Mosè ed Elia ebbero colloqui intimi con il Signore. Anche noi, almeno qualche volta, dovremmo salire sul monte della preghiera, riservare un tempo nella nostra agenda quotidiana per cercare il silenzio interiore, parlare e ascoltare la voce di Dio. Non si è mai imparato abbastanza ad ascoltare. Forse noi, con il ritmo che la vita odierna ci impone, facciamo fatica a fare silenzio, ad aspettare… ad ascoltare… La vita è tutta una corsa, ma Dio ci esorta: “Fermatevi un po’ in disparte… Ascoltate Gesù nel vostro cuore! È mio Figlio! Quello che io amo!”
L’esistenza cristiana consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio, per poi ridiscendere portando l’amore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio. La prova evidente che nei nostri momenti di preghiera stiamo ascoltando il Figlio come voce del Padre è che il suo Spirito ci riempie di zelo apostolico, per portare la luce di Dio a tutti.
Maria Santissima, che sempre ha ascoltato la voce di Dio, ci aiuti a meditare la sua parola e a custodire i suoi insegnamenti, per poter fare esperienze di gioia e di felicità insieme a Gesù, che ci incoraggia e ci è sempre vicino, come sul Monte Tabor.
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La devozione per il Santo Nome di Gesù
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TERZA PARTE
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