Pillole di SpiritualiTà
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)
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di padre Andrea Mistrorigo icms
Cosa è, per il cristiano, il tempo delle vacanze? Per molti è l’occasione per evadere dal tran-tran quotidiano e dal lavoro, inseguendo viaggi “da sogno”, alla ricerca di mete lontane e costose. Ma, per il cristiano, che cosa sono le vacanze? Ce lo lasciamo dire da Papa Francesco, il quale le definisce un tempo utile per ritemprare le forze del corpo e dello spirito, approfondendo il cammino spirituale (Angelus di domenica 6 agosto 2017). Prima di lui, Giovanni Paolo II si esprimeva in termini simili: Presi dal ritmo sempre più veloce della vita quotidiana, abbiamo tutti bisogno ogni tanto di fare sosta e di riposarci, concedendoci un po’ più di tempo per riflettere e pregare (Angelus di domenica 21 luglio 1996). Dunque, il tempo di vacanza è, per il buon cristiano, tempo di riposo del corpo e tempo di grazia per l’anima: questa gode nel trovare tranquillità e pace, per immergersi nel silenzio, così da riflettere, pregare e nutrire se stessa.
Quali le mete e gli itinerari di una vacanza autenticamente cristiana? A questa domanda lasciamo che risponda santa Teresa del Bambin Gesù, di Lisieux. Ancora bambina, con la sorella e il papà, partì per un periodo di vacanza, intraprendendo un pellegrinaggio in Italia: Ah, che viaggio! Mi ha istruita di più da solo, che non i lunghi anni di studio (S. Teresa di Lisieux, Storia di un'anima, Manoscritto A, cap. 6, n. 156). Quali le mete toccate, in quella circostanza, dalla Santa? Anzitutto le montagne e i paesaggi suggestivi delle Alpi: Dapprima la Svizzera, con le sue vette che si perdono tra le nubi, con le cascate gentili zampillanti in mille modi diversi, le valli profonde colme di felci giganti e di eriche rosa. Ah, Madre mia cara, queste bellezze della natura, profuse così largamente, hanno fatto tanto bene all'anima mia! Come l'hanno innalzata verso Colui che si è compiaciuto di gettare tanti capolavori sopra una terra d'esilio, destinata a durare un giorno solo! (Idem n. 160). Dopo “il grande tempio” della natura, furono i Santuari mariani a rapire l’anima della giovane: Che dirò della santa Casa [di Loreto]? La mia emozione era profonda mentre mi trovavo sotto il tetto medesimo della Sacra Famiglia, […]. Ho visto la cameretta ove l'Angelo discese presso la Vergine Santa... Ho deposto il mio rosario nella scodella di Gesù Bambino... Come sono incantevoli questi ricordi! (Idem n. 167). Unito all’amore alla Madonna, la vacanza pellegrinante non tralasciò di nutrire l’amore per i Santi: Dopo Venezia, andammo a Padova, venerammo la lingua di sant'Antonio; poi a Bologna, e vedemmo santa Caterina che conserva l'impronta del bacio di Gesù Bambino (Idem n. 166). Santa Teresa di Lisieux ci insegna che le vacanze, oltre a essere occasione per trovare quiete, per riflettere e pregare, sono anche una provvidenziale opportunità per elevare l’anima attraverso il magnifico “santuario” della natura e attraverso i Santuari, dedicati alla Vergine Maria e ai Santi.
Quali consigli dare, allora, ai giovani fidanzati cristiani, durante le vacanze? Anzitutto quello di essere autentici apostoli, con una testimonianza di vita che non indulga alle mode licenziose del nostro tempo. Oggi è cosa normalissima la vacanza condivisa tra fidanzati, da soli: ma è proprio del cristiano autentico andare contro corrente! Molti giovani cristiani si negano la vacanza “da soli”, tra fidanzati, proprio per affermare - con intemerato pudore e senz’ambiguità - la bellezza dell’attesa di una unione che sarà piena e vera solo dopo il matrimonio! Al riguardo, ho un caro ricordo di un amico - giovane fidanzato, ormai prossimo a sposarsi - che mi chiese di partecipare a un campo vocazionale durante le vacanze estive, al fine di togliersi ogni dubbio sul fatto di essere realmente chiamato al matrimonio. Trascorsi serenamente i giorni di campeggio a Montignoso, in Toscana, se ne tornò a casa rinfrancato nel suo cammino cristiano. Oggi è felicemente sposato e papà di cinque bei bambini!
Dico ai giovani: l’anima non va in vacanza: al contrario, la vacanza è opportunità grande per riflettere, pregare e approfondire, in un clima di allegria, il proprio cammino spirituale, così da fare le scelte giuste, che durano per tutta la vita.
SAN BERNARDINO E IL CRISTOGRAMMA IHS
La devozione per il Santo Nome di Gesù
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
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LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
SECONDA PARTE
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TERZA PARTE
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