MENU

NEWS

MARIA MADRE DELLA CHIESA

di Sr. M. Rita Colombo icms

Con il decreto Ecclesia mater, della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, datato 11 febbraio 2018, per volontà di papa Francesco la celebrazione della maternità spirituale di Maria entra nella liturgia come memoria universale e obbligatoria nel lunedì dopo Pentecoste, per – si legge nel decreto stesso – “favorire la crescita del senso materno della Chiesa nei pastori, nei religiosi e nei fedeli, come anche della genuina pietà mariana”.

“Questa celebrazione – recita il decreto – ci aiuterà a ricordare che la vita cristiana, per crescere, deve essere ancorata al mistero della Croce, all’oblazione di Cristo nel convito eucaristico, alla Vergine offerente, Madre del Redentore e dei redenti”. La Croce, l’Ostia e la Vergine sono i tre misteri che Dio ha donato al mondo per strutturare, fecondare, santificare la nostra vita interiore e per condurci verso Gesù Cristo (card. R. Sarah).

Premurosa guida della Chiesa nascente, la Madre di Gesù è presente nel Cenacolo, in preghiera con gli Apostoli in attesa della venuta dello Spirito Santo. Pertanto, il giorno celebrativo vuole evidenziare che la Chiesa della Pentecoste, animata dallo Spirito del Risorto, cammina nel tempo sotto la premurosa guida materna della Vergine.

Il Concilio Vaticano II, dopo aver proclamato Maria "sovreminente membro", "tipo" e "modello" della Chiesa, afferma: "La Chiesa Cattolica, edotta dallo Spirito Santo, con affetto di pietà filiale la venera come madre amantissima" (Lumen Gentium n.53).

Inoltre, porre attenzione alla maternità ecclesiale di Maria non è coltivare una devozione mariana fra le tante, ma obbedire al volere di Gesù, manifestato dall’alto della croce.

 

Il titolo Maria Madre della Chiesa

Già sant’Agostino e san Leone Magno parlano di Maria come madre delle membra di Cristo, perché ha cooperato con la sua carità alla rinascita dei fedeli nella Chiesa.

Il titolo “Madre della Chiesa” appare, poi, in testi di autori spirituali e pure del magistero di Benedetto XIV e Leone XIII.

Questa lunga tradizione ecclesiale è il fondamento a partire dal quale san Paolo VI il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, ha dichiarato la beata Vergine Maria «Madre della Chiesa», e ha stabilito che «l’intero popolo cristiano rendesse sempre più onore alla Madre di Dio con questo soavissimo nome».

In seguito, in previsione dell’Anno Santo 1975, la Congregazione per il culto divino ha proposto una Messa votiva in onore della Madre della Chiesa, poi entrata nel Messale.

Giovanni Paolo II, nel 1980, ha poi concesso alle Conferenze episcopali di aggiungere l’invocazione di Madre della Chiesa nelle Litanie lauretane.

 

La maternità di Maria

Come ha fatto notare Papa Francesco, nell’omelia del 21 maggio 2018, ogni volta che nel Vangelo si parla di Maria, ci si riferisce a lei come alla “madre di Gesù”: questo atteggiamento di madre accompagna il suo operato durante tutta la vita di Gesù, tutte le parole della Madonna sono parole di madre; Lei è sempre con il Figlio anche negli atteggiamenti; con la sua tenerezza, mitezza, silenzio e umiltà, lo accompagna, lo segue; a Nazareth lo fa crescere, lo educa e poi lo segue, unendosi all’opera del Redentore, fino alla fine, quando viene donata dalla croce come madre a tutti gli uomini, nella persona di Giovanni.

“Mediante i gesti di ogni madre, dai più ordinari a quelli più impegnativi, Maria coopera liberamente all'opera della salvezza dell'umanità, in profonda e costante sintonia con il suo divin Figlio” (S. Giovanni Paolo II, 24.09.1997). E “Sul Calvario Maria, unendosi al sacrificio di suo Figlio, offre all'opera della salvezza il proprio contributo materno, che assume la forma di un parto doloroso, il parto della nuova umanità”. (S. Giovanni Paolo II, 17.09.1997)

La delicatezza verso Gesù è la stessa disposizione che la Madonna esercita verso la Chiesa nascente: era un tempo di gestazione, tra persecuzioni e difficoltà; Ella è “la protagonista, umile e discreta, dei primi passi della Comunità cristiana: Maria ne è il cuore spirituale, perché la sua stessa presenza in mezzo ai discepoli è memoria vivente del Signore Gesù e pegno del dono del suo Spirito” (Benedetto XVI).

“In particolare, l'effusione dello Spirito conduce Maria ad esercitare la sua maternità spirituale in modo singolare, attraverso la sua presenza intessuta di carità e la sua testimonianza di fede.

Nella Chiesa nascente Ella consegna ai discepoli, quale inestimabile tesoro, i suoi ricordi sull'Incarnazione, sull'infanzia, sulla vita nascosta e sulla missione del divin Figlio, contribuendo a farlo conoscere e a rafforzare la fede dei credenti.

Non possediamo alcuna informazione sull'attività di Maria nella Chiesa primitiva, ma è lecito supporre che, anche dopo la Pentecoste, Ella abbia continuato a vivere un'esistenza nascosta e discreta, vigile ed efficace. Illuminata e condotta dallo Spirito, ha esercitato un influsso profondo sulla comunità dei discepoli del Signore” (S. Giovanni Paolo II, 28.05.1997).

Anche oggi la Madonna continua a prodigarsi per ognuno dei suoi figli che costituiscono la Chiesa, perché siano un solo cuore. “Guardando alla situazione della prima comunità cristiana, scopriamo che l'unanimità dei cuori, manifestata in attesa della Pentecoste, è associata alla presenza della Vergine Santa (cfr At 1, 14). E, grazie proprio alla carità irradiante di Maria, è possibile conservare in ogni tempo all'interno della Chiesa la concordia e l'amore fraterno” (S. Giovanni Paolo II,03.09.1997).

Papa Francesco ha più volte ricordato come Maria, in quanto madre, non abbia mai smesso di prendersi maternamente cura della Chiesa pellegrina nel tempo, non abbandoni mai i suoi figli, e mai arrossisca dei loro sbagli. “Come madre, Ella difende i suoi figli e li protegge contro i danni causati dalle loro stesse colpe”.

“Con la sua sollecitudine verso ogni cristiano, e anzi verso ogni creatura umana, Ella guida la fede della Chiesa verso un'accoglienza sempre più profonda della Parola di Dio, sostenendone la speranza, animandone la carità e la comunione fraterna ed incoraggiando il dinamismo apostolico”. (S. Giovanni Paolo II,24.09.1997)

La Madonna ci aiuta a perseverare quando la via diventa più impervia. Il chiaroscuro della fede non le è stato risparmiato, quindi nessuno come Lei ci può fare compagnia in questi momenti, in modo che costituiscano un tempo di crescita e di maturità. Nei momenti di difficoltà, di prova, guardiamo a lei come un modello di fiducia in Dio. Affidiamoci a lei e ringraziamola anche nei momenti di gioia. Permettiamole di esercitare la sua materna cura su ciascuno di noi, corrispondiamo agli inviti che la quotidianità ci presenta per lasciarci lavorare il cuore sul modello di Colei che ci è donata come Madre, certi che Lei, con la sua delicatezza e discrezione, ci conduce sempre al Figlio.

 

La Chiesa è madre

Anche la Chiesa è madre, perché dà alla luce, è capace di “partorire figli”.

In particolare, la fede e l’obbedienza di Maria sono le virtù che la Chiesa è chiamata a fare proprie nel suo servizio agli uomini: "La Chiesa, contemplando l'arcana santità di Maria, imitandone la carità e adempiendo fedelmente la volontà del Padre, per mezzo della Parola di Dio accolta con fedeltà, diventa essa pure madre, poiché con la predicazione e il battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da Dio" (Lumen Gentium n. 64).

 “La maternità della Chiesa non rende però superflua quella di Maria che, continuando ad esercitare il suo influsso sulla vita dei cristiani, contribuisce a dare alla Chiesa un volto materno.

L'amore del Popolo di Dio per la Vergine avverte l'esigenza di stringere relazioni personali con la Madre celeste. Al tempo stesso la maternità spirituale di Maria sostiene ed incrementa l'esercizio concreto della maternità della Chiesa.

Le due madri: la Chiesa e Maria, sono ambedue essenziali alla vita cristiana.

Si tratta di due maternità inseparabili: ambedue, infatti, fanno riconoscere lo stesso amore divino che desidera comunicarsi”. (S. Giovanni Paolo II, 13.08.1997)

Un rapporto personale, profondo e confidente con Maria Santissima, frutto di perseverante ricerca e fedeltà, ci farà crescere anche nell’amore verso la missione affidata dal Signore alla Chiesa, di cui siamo membri, per poter essere strumenti di salvezza per le anime.

in Evidenza

CALENDARIO EVENTI

Prossimi eventi

retiro-para-mulheres
Tema: "Edith Stein e Santa Teresa D'Ávila: o encontro com a Verdade"

ADORAZIONE EUCARISTICA
Tu solo hai parole di Vita eterna

ADORAZIONE EUCARISTICA
Preghiamo per le vocazioni

DONA ORA

Con una piccola donazione puoi riaccendere la speranza di uomini, donne e bambini in Brasile e, anche in Italia...

Dona alla fondazione

La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria

ABBONATI ALLA RIVISTA |

NEWSLETTER

La newsletter è uno strumento per rimanere sempre in contatto con noi e per essere sempre aggiornati sulle principali attività della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria. Iscrivendoti riceverai gratuitamente notizie brevi, links ad articoli.

Pillole di SpiritualiTà

Cerchiamo di compiere il nostro dovere così come si presenta; questo è il segreto della vera fede e della pace. (B. John Henry Newman)