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MARIA, UMILE REGINA

“L’ONNIPOTENTE PER GRAZIA”

di Sor. Camilla Pusterla

Salve, Regina,
madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve
”.

Il popolo cristiano prega e invoca Maria come propria Signora e Regina già da diversi secoli, come attesta la preghiera della Salve Regina, composta nell’undicesimo secolo dal beato Ermanno di Reichenau. Tuttavia la festa dedicata alla regalità di Maria è piuttosto recente. Infatti è stata istituita solo nel 1955 da papa Pio XII.

Poiché Dio ha eletto Maria come Regina del Cielo e della terra, ogni cristiano si rivolge a lei con la certezza di poter trovare un aiuto sicuro ed efficace. Così il beato Bartolo Longo arriva a chiamarla “l’onnipotente per grazia” e Dante, nella sua Divina Commedia, fa cantare all'anima beata di san Bernardo: “Donna, se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz’ ali” (Donna, sei tanto grande e tanto potente che chi desidera una grazia e non ricorre a te, è come se il suo desiderio volesse volare senza ali).

L’intercessione di Maria è tanto potente poiché Ella “partecipa più di chiunque altro, come Madre di Dio, alla gloria di suo Figlio” (Réginald Garrigou-Lagrange). Maria, infatti, essendo la Madre di Colui che è Re di tutto l’universo, è anch’essa Regina. La regalità di Maria trova, dunque, origine nella regalità di Suo Figlio. Già l’Arcangelo Gabriele aveva preannunciato la grandezza di Colui che avrebbe preso carne dalla Vergine. L’ Angelo infatti disse a Maria: “Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine” (Lc 1, 32-33).

Ma la grandezza di Gesù non sarà da intendersi alla maniera umana. Egli stesso spiegherà ai suoi discepoli: “Chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli” (Mt 18,4). E, ancora: “Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10, 44-45). In questo modo Gesù ci mostra la sua logica, che è quella dell’amore, insegnandoci che è re colui che non si lascia dominare dai propri egoismi e dal peccato, ma che permette alla grazia e all’Amore di Dio di regnare in lui. E quando il cuore è tutto preso da quest’Amore, allora esso spinge l’uomo al servizio verso il prossimo - perché amore è donazione -, scoprendo così che “vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20,35).

Questa è la regalità di Gesù; questa è la regalità a cui ogni creatura umana è chiamata a partecipare, proprio come ha fatto Maria Santissima, la quale si è definita “la serva del Signore” (Lc 1,38).

La grandezza di Maria è dunque racchiusa nella sua umiltà. “O grande umiltà di Maria che La rende piccola a Se stessa, ma grande davanti a Dio”, esclama il beato Guerrico abate. Lei, che si fa serva, viene innalzata a Regina, poiché Dio rovescia i potenti dai troni ed innalza gli umili (Lc 1,52). Bellissima, a questo proposito, è l’espressione di San Bernardo: “Ah, Signora per questa umiltà così bella, ti sei resa davvero degna di essere guardata da Dio con particolare amore: sei degna di far innamorare il Tuo Re con la Tua bellezza”.

Oggi, dunque, veneriamo la Vergine Santissima come nostra Regina e ci poniamo sotto il Suo manto, trovando in Lei la forza, l’esempio e la grazia per esercitare quella regalità a cui ciascuno di noi è chiamato in virtù del proprio battesimo. Il battesimo, infatti, ci purifica da ogni peccato, ci rende figli di Dio e ci dona la grazia per non lasciarci più dominare dal demonio, così che possa regnare in noi l’unico Amore che ci rende davvero liberi: l’Amore di Dio.

Se vogliamo regnare con Cristo, lasciando che il Suo Amore regni in noi, mettiamoci fiduciosi alla scuola di Maria, umile Regina. In fondo è quello che hanno fatto i santi.

Santa Teresa di Calcutta ci invita: “Quanto abbiamo da imparare dalla Madonna! Era così umile perché era tutta votata a Dio. Era piena di grazia e si servì di questo potere eccezionale che era dentro di lei: la grazia di Dio”.

Allora accostiamoci a Lei, andiamo ai piedi di questa dolce Regina, affidiamole il nostro cuore, e Lei lo renderà sempre più umile, come il Suo. Quanto più il nostro cuore rassomiglierà a quello di Maria, tanto più diverrà cuore pieno di Cielo, per portare il Regno di Dio sulla terra.

Facciamo nostra la preghiera di Santa Teresa di Calcutta: 

Maria, Madre di Gesù,
dammi il tuo cuore,
tanto bello, tanto puro, tanto immacolato,
tanto pieno d’amore e d’umiltà
”.

Perché è nell’umiltà che si diviene sempre più una cosa sola con la nostra Regina.

 

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