Pillole di SpiritualiTà
Il vero spirito di fede porta una persona a staccare lo sguardo da se stessa, per volgerlo verso Dio. (Beato John Henry Newman)
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di Sr. Paola Lucco icms
«Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?» (Ct 6,10). La Chiesa, celebrando la Festa della Natività della Santa Vergine, ci indica, da una parte, l’elezione e la Provvidenza divina su ciascuna delle nostre vite e, dall’altra, la serietà, la responsabilità e la maturità spirituale nel rispondere al piano divino. Ogni vita umana, infatti, non è soltanto una chiamata all’esistenza, ma racchiude in sé anche una missione determinata, benché alle volte a noi nascosta.
La nostra vita comincia più autenticamente quando riceviamo la grazia del Battesimo. “Che cosa ci sarebbe valso nascere - dice sant’Agostino - se non fossimo stati redenti?”.
La Madonna è l’esempio più nobile di una creatura che riceve una missione da Dio e la porta a termine in modo compiuto e perfetto. Con la sua nascita restò marcato nella storia, in modo singolare, il piano di Dio, il mistero nascosto fin dall’inizio dei secoli. Ella come tutti noi, fu eletta prima della creazione del mondo per essere Santa nell’Amore (cf Ef 1,4). Eppure la Santa Vergine ebbe una missione molto particolare ed unica: quella di rendere possibile la presenza del Verbo tra noi. Grazie al fatto che accettò di essere la Madre del Salvatore, poté realizzarsi la redenzione del genere umano. Con la sua nascita, come astro luminosissimo, inviò una luce radiosa nel mondo ed infuse in tutti gli uomini la gioia di una grande esultanza, perché, mentre Ella nasceva, il Cristo non era lontano dall’abrogare la sentenza di condanna della maledizione di Eva con il dono della sua benedizione.
Si compì, infatti, quel famoso vaticinio di Isaia: “Una verga spunterà dalla radice di Iesse, un fiore germoglierà dalla sua radice” (Is 11,1). Questa verga designata è proprio la Madonna che ha tratto la sua origine da Iesse, padre di Davide. Da Lei è poi germogliato il Fiore, Cristo Gesù. Ma che dire se i suoi Santi genitori Gioacchino ed Anna si fossero chiusi al prezioso dono della Vita? Se si fossero posti come ostacolo al miracoloso intervento di Dio, il quale desiderava intessere come un prodigio nel seno di Sant’Anna la sua e Nostra Celeste Mamma? Perciò questa graziosa Bambina, eletta e destinata ad essere Madre dell’Unigenito Figlio del Padre, Sole senza macchia perché concepita senza peccato, con la sua felice nascita rallegrò il Cielo, consolò il mondo, atterrì l’inferno.
In questa meravigliosa creatura, l’Onnipotente si preparò una sacra dimora per donarci la salvezza. E non poteva non crearla “tutta bella”, pura e immacolata. Il suo celeste candore, infatti, è meraviglia di Dio. Basti pensare questo: gli Angeli si prostrano solo davanti al Signore e mai davanti alle creature, ma quando l’Arcangelo Gabriele va ad annunciarLe la sua vocazione di Madre di Dio, appena vede l’innocenza della sua anima immacolata e la sua grande fede, si prostra e la saluta.
La bellezza della Madonna si riflette certamente nel suo corpo e nel suo volto, nelle sue fini fattezze, nella sua serena figura, nel suo sguardo trasparente, nelle sue mani materne. Tuttavia è segno della sublime purezza del suo Cuore Immacolato il quale è il più prezioso Tabernacolo dell’Altissimo. Maria Bambina, infine, è anche immagine dell’umanità nuova, quella da cui il Figlio suo toglierà il cuore di pietra per donarle un cuore di carne che accolga con docilità i precetti di Dio. Perciò Ella desidera nascere spiritualmente nelle anime nostre, affinché queste, prese dalla sua amabilità e dolcezza, vivano sempre consapevoli di essere tempio di Cristo Gesù.
Con tutto l’amore del nostro cuore, preghiamola allora con Santa Bartolomea Capitanio: «Cara Bambina e Mamma, ai piedi della vostra Culla ora mi pongo. Qui imparerò ad amare Dio, a servirlo con fedeltà, insomma a farmi santa. Riguardatemi con benignità e compassione ed ascoltate le mie suppliche. Cara Bambina, per amore della vostra infanzia donate anche a me una santa spirituale infanzia, per cui, a guisa dei fanciulli, io non abbia volontà, intelletto, desiderio che per quello che vuole Iddio. Datemi la grazia di rinascere con voi a una vita spirituale e devota; la grazia di amarvi e farvi amare. Maria Bambina, mi siete Madre, abbiate cura di questa vostra figlia. Fatemi santa, gran santa, presto santa» (Scr III, 740, 741, 732).
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Il vero spirito di fede porta una persona a staccare lo sguardo da se stessa, per volgerlo verso Dio. (Beato John Henry Newman)