Pillole di SpiritualiTà
Il vero spirito di fede porta una persona a staccare lo sguardo da se stessa, per volgerlo verso Dio. (Beato John Henry Newman)
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Preghiera come Mendicanza
di p. Francesco Mazzi icms
Gesù, nel Vangelo di Luca, dice chiaramente che il discepolo - colui che lo vuole seguire, chiunque egli sia, un sacerdote, un religioso, una religiosa, un laico - “necessita di pregare sempre, senza mai stancarsi” (Cfr. Lc 18, 1). Può cambiare la forma della preghiera a seconda della vocazione specifica di ciascuno, ma la sostanza è identica per tutti: l’“occupazione” principale di qualunque discepolo è la preghiera. Vi faccio notare che Gesù dice chiaramente di pregare non semplicemente tanto, ma “sempre e senza stancarsi”. “Pregare sempre” significa avere dei momenti giornalieri dedicati solo alla preghiera (la meditazione del Vangelo del giorno, il rosario, altre preghiere e devozioni, visita al SS. Sacramento, lettura spirituale, ecc..) in cui uno fa solo quello, senza distrazioni e senza “connessioni” esterne.
Il resto delle ore delle nostre giornate, poi, lo possiamo far diventare preghiera facendo il bene “fatto bene” e servendoci della preghiera giaculatoria. Queste brevi invocazioni a Gesù, alla Vergine Maria, ai Santi, ci permettono di trasformare tutte le nostre azioni quotidiane in preghiera. Se Gesù dice anche di “pregare senza stancarsi”, vuol dire che a volte ci si stanca, è faticoso pregare. C’è una tendenza inesorabile in noi a stancarci di pregare, è naturale. Nella vita poi ci sono momenti in cui si fa fatica a motivo di un dolore, di un’aridità, di un disagio, dell’arrivo di una “tempesta”, di una prova. In questi casi, in cui la vita “ti prende a schiaffi”, l’istinto è quello di mollare e di chiuderci in noi stessi. Se questo è vero, - ossia che a volte è faticoso pregare, soprattutto durante una tempesta - è vero anche, però, che non c’è condizione patologica o circostanza particolare della vita, che ci esimono dal dovere di pregare sempre.
La preghiera fondamentalmente è mendicare a tutte le ore lo Spirito Santo. Gesù dice che lo Spirito Santo va chiesto come il pane per vivere. Nel Vangelo di S. Luca troviamo scritto: “quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pane gli darà una pietra? ... Se dunque voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto il Padre celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono” (Lc 11, 11-13). Mendicare esprime proprio il gesto di allungare le mani, proprio come fanno i mendicanti ai crocicchi delle strade che, alle volte, in maniera molto fastidiosa e insistente, ti vogliono pulire il vetro della macchina oppure vendere qualche piccolo oggetto per ricevere dei soldi. Lo stesso dobbiamo fare noi con Dio, dobbiamo “dargli fastidio”, ossia a tutte le ore chiedere con insistenza i doni dello Spirito Santo. Lo dobbiamo fare, innanzitutto, per non assecondare i desideri della carne, che tutti sentiamo dentro di noi, affinché non diventino opere della carne. “Se camminate secondo lo Spirito non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne” (Gal 5, 16), scrive san Paolo nella lettera ai Galati. Quali sono le opere della carne? Sempre San Paolo fa un elenco esaustivo delle malvagità che è capace di “partorire” il cuore umano: “Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere” (Gal 5, 19-21). Quanto Spirito Santo ci vuole per non invidiare, per non essere gelosi, per non creare fazioni, dissensi, discordie, per non cadere nell’impurità, ecc...
Siamo chiamati a mendicare lo Spirito Santo a tutte le ore anche per mettere l’amore di Cristo in tutto ciò che facciamo. Quanto Spirito Santo ci vuole anche per fare con dedizione con amore le piccole cose che dobbiamo fare tutti i giorni, il nostro dovere quotidiano. Ci vuole lo Spirito Santo per fare bene il proprio lavoro, con onestà; ci vuole lo Spirito Santo per cucinare, per pulire un pavimento, per rifarsi bene il letto, per aver cura di sé stessi, per tenere in ordine la propria stanza; a volte, invece, la puliamo alla “bell'e meglio”, senza amore, senza dedizione. Quanto Spirito Santo ci vuole ad ogni telefonata? Per sopportare quelle persone importune e fastidiose. E così via. Noi siamo dei poveri di spirito che hanno bisogno continuamente e costantemente di invocare lo Spirito Santo.
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