Pillole di SpiritualiTà
Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace. (dalle Memorie di suor Lucia)
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“ALZERÒ IL CALICE DELLA SALVEZZA E INVOCHERÒ IL NOME DEL SIGNORE” (salmo 115)
di Sr. Elisabetta Marzotto icms
Un giorno, Gesù, avevi moltiplicato i pani per la folla affamata che Ti stava davanti. E i Tuoi discepoli Ti avevano chiesto di poter avere sempre di quel pane. Perché, Tu lo sai, o Signore, noi uomini andiamo spesso in cerca di fatti prodigiosi, che ci mettano un po’ di adrenalina dentro; ma, allo stesso tempo, lo avvertiamo quando c’è un di più, oltre quello che vediamo, che dà risposta alle domande più nascoste dentro di noi. E allora Tu, che ci conosci bene, avevi detto loro: “«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo… il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo... Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me»” (Gv 6,51-58). Nell’Ultima Cena, Gesù, Tu “preso il pane, reso grazie, lo hai spezzato e lo hai dato loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». E, dopo aver cenato, hai fatto lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi»” (cfr. Lc 22,19-20). Gli Apostoli, per la prima volta, si erano nutriti di quel Pane spezzato e di quel Sangue versato, la Tua vita era diventata la loro vita! E Tu chiedevi loro di continuare a fare questo in memoria di Te! Di nutrirsi del Tuo Corpo e del Tuo Sangue per avere la Vita e dare la loro vita!
Sono passati duemila anni da quell’Ultima Cena, da quella prima Eucaristia. Quante Sante Messe sono state celebrate in questi venti secoli, quanti milioni di volte si è ripetuto sugli altari, sparsi in tutto il mondo, il Tuo Sacrificio: il Tuo Corpo è stato spezzato e il Tuo Sangue versato! Una sorgente di grazia, il Tuo Sangue, che continuamente viene versato sulla Terra a dare vita alle anime. E quante volte, Gesù, sei venuto incontro anche alla nostra poca fede con i Miracoli Eucaristici: l’Ostia consacrata è diventata Carne e ha versato Sangue per diradare i dubbi anche di tanti sacerdoti! Eppure, c’è ancora chi, quel Corpo spezzato e quel Sangue versato, Li oltraggia e Li fa oggetto di sacrilegi!
A Fatima, l’Angelo appare ai tre Pastorelli “tenendo in mano un calice e su di esso un’Ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue. Lasciando il calice e l’Ostia sospesi in aria, si prostrò per terra e ripeté per tre volte l’orazione: «Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori». Dopo… diede a me l’Ostia, quel che c’era nel calice lo diede da bere a Giacinta e a Francesco, dicendo allo stesso tempo: «Prendete il Corpo e bevete il Sangue di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro crimini e consolate il vostro Dio»”. Sì, Gesù, l’Angelo ha chiesto ai tre Pastorelli di nutrirsi di quel Pane e di bere quel Sangue, quasi a voler custodire nel loro cuore, innamorato di Te, questo Sacramento, e lì proteggerLo da tanti oltraggi e sacrilegi, facendo della loro vita un continuo atto d’amore e di riparazione a Te. Perché ci sono tanti che oltraggiano questo Sacramento grande del Tuo Amore, ma ci sono anche milioni di anime che, in questi duemila anni, hanno offerto la loro vita per amore a Te e per proteggere questo Sacramento da mani sacrileghe.
Anche la Madonna, proprio il 13 luglio, mese da sempre dedicato al Tuo Preziosissimo Sangue, fa vedere ai tre Pastorelli, “in una luce immensa che è Dio … un Vescovo vestito di Bianco… altri Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e Religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce… il Santo Padre… giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e Religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.
Quanti, purificati e fortificati dal Tuo Sangue, hanno offerto il loro sangue per Te e sono diventati il seme di nuovi cristiani (Tertulliano)! Sr Lucia di Fatima scrive che, mentre stava facendo l’Ora Santa, “sull’altare apparve una croce di luce... nella parte superiore della croce una faccia di uomo e il corpo fino alla cintola, sul petto una colomba pure di luce e inchiodato alla croce il corpo d’un altro uomo. Un po’ sotto la cintola, sospeso nell’aria, si vedeva un Calice e un’Ostia grande, sulla quale cadevano alcune gocce di sangue che scorrevano dalle guance del Crocifisso e da una ferita del costato. Scivolando giù dall’Ostia quelle gocce cadevano nel Calice. Sotto il braccio sinistro, alcune lettere grandi, come se fossero di acqua cristallina che scorresse sopra l’Altare, formavano queste parole: «Grazia e Misericordia». Compresi che mi veniva mostrato il Mistero della Santissima Trinità”.
Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.
(Salmo 115)
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