Pillole di SpiritualiTà
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)
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"CELESTE PATRONA DI TUTTI GLI EMIGRANTI"
di Sr. Elisabetta Marzotto icms
Maria Francesca Cabrini nasce a Sant’Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850, tredicesima figlia di Agostino e Stella Oldini, modesti agricoltori, ma sposi profondamente cristiani, che educano i loro figli ad una fede schietta e genuina.
Francesca frequenta la scuola delle Suore Canossiane; ascoltando le storie dei missionari martiri e di S. Francesco Saverio, inizia a farsi strada in lei il sogno di andare anche lei missionaria nella lontana Cina e, nel 1861, fa voto di verginità. Chiede di essere ammessa tra le Canossiane e poi tra le Figlie di Maria Ausiliatrice, ma viene respinta per la sua salute cagionevole. Diplomatasi come maestra nel 1868, inizia ad insegnare a Vidardo.
Dopo due anni, mons. Gelmini, vescovo di Lodi, la assegna alla Casa della Divina Provvidenza, un orfanotrofio femminile, di cui Maria Francesca riesce a risollevare le sorti, pur tra le ostilità incontrate con le stesse proprietarie. Ma rimane forte nel suo cuore il desiderio di consacrarsi a Dio e alle missioni.
Nel 1880, mons. Gelmini, le dice: “So che vuoi farti missionaria, io non conosco alcun Istituto di questo genere, fondane uno tu!”.
Francesca, dopo aver tanto pregato la Madonna delle Grazie per avere una conferma alle sue ispirazioni, fonda l’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore. Il nuovo Istituto conosce fin da subito un rapido sviluppo, grazie anche alle capacità, all’intuito femminile, alla forza di carattere di Madre Francesca, unite a una profonda spiritualità e devozione al Sacro Cuore di Gesù. Si prepara alle missioni in Cina, ma mons. Scalabrini, Vescovo di Piacenza, le propone di cambiare meta: gli Italiani che emigrano in America vivono in condizioni pietose, non solo economicamente, ma soprattutto umanamente e moralmente. Madre Francesca avverte il peso del sacrificio, ma prega e chiede una conferma dal Cielo.
Papa Leone XIII, con il quale lei ha un rapporto quasi filiale, durante un’udienza privata nel marzo 1889, le dice: “Non a Oriente, Cabrini, ma all’Occidente… la vostra Cina sono gli Stati Uniti, vi sono tanti Italiani emigrati che hanno bisogno di assistenza”. Tutti i dubbi sono dissipati e Madre Francesca parte, con le sue prime Suore. Gli inizi non sono facili, ma lei non si lascia scoraggiare. “Tutto posso in Colui che mi dà la forza!” è l’esortazione che ella ripete a se stessa e alle sue figlie, quando imperversano le difficoltà, all’interno e all’esterno. È certa che riuscirà in quello che Dio le chiede, non per le sue capacità, ma perché “il Sacro Cuore cambierà il cuore” di chi non dimostra di essere favorevole all’opera di Dio. Comunque, “sarà tutto come il Sacro Cuore vorrà”.
Donna tenace, volitiva, energica, non scende a compromessi con nessuno, non cede alle meschinità, quando in gioco c’è qualcosa che Le chiede il Cuore ferito di Gesù. Un Cuore che lei vuole consolare e riparare, anche nel Suo Corpo ferito che è la Chiesa. “Oggi è tempo che l’amore non sia nascosto, ma diventi operoso, vivo e vero. Figliole mie carissime, siete Spose di quel Signore che tiene fra le sue Mani il mondo e a tutto il mondo deve estendersi la vostra carità… pensate a Gesù abbandonato e insultato nel sacramento d’amore, a Gesù disprezzato nella persona del suo Vicario, perseguitato nella Chiesa...”. Madre Francesca fonda scuole, ospedali, orfanotrofi, dispensari, per gli immigrati italiani e i loro figli, disprezzati dai nativi americani perché dagos. Porta loro la Luce di Cristo nelle miniere, dove sono sfruttati; negli ospedali, dove sono abbandonati; nelle carceri, dove hanno perso la loro dignità; nei quartieri più poveri, dove regna la malavita. Parla con i politici, con i governanti, perché gli Italiani possano godere degli stessi diritti degli americani.
“Poveri emigrati! Sfruttati tante volte da coloro che si atteggiano a loro protettori, e ingannati, tanto più, quanto meglio questi sanno colorire i loro privati interessi col manto della carità e dell’amor patrio! Per tutti quei nostri fratelli e connazionali ci vuole… il tener desta in loro quella fede profonda che, radicata negli animi loro, è il legame più forte che li tiene uniti al paese natio…”. Tutto si impegna a fare, velocemente e ardentemente, senza perdere tempo. “Per dovunque ho volto lo sguardo mi sono sentita stringere il cuore nel vedere in questi tempi, così calamitosi, l’angelo delle tenebre muovere guerra contro il Cristo di Dio… per strappare le anime dal Sacro Costato di Gesù Cristo e trarle in rovina… andiamo a lui incontro senza paura, nel nome del Signore, standocene con pace e piena fiducia ben chiuse nell’Adorabile Cuore di Gesù… e noi sconfiggeremo l’angelo delle tenebre e riusciremo sempre vittoriose a gloria di Dio, a consolazione del Suo Divin Cuore”.
Ma dove trova tanta forza, Madre Francesca? Dove trova l’amore, quando diventa eroico l’amare fino alla fine? “Dobbiamo di quando in quando… bere a larghi sorsi nella ferita del Cuore SS.mo di Gesù per acquisire la vera umiltà, e poi volare, ossia lavorare con molta lena. Nessun lavoro sarà troppo difficile, nessuna terra troppo lontana, nessuna persona troppo ferita per l’Amore del cuore di Gesù e per tutti coloro invitati ad essere portatori dell’amore di Cristo nel mondo”. Vola, Madre Francesca, a fare il bene, ma solo dopo aver sottomesso il suo pensiero al discernimento dei suoi diretti superiori e all’obbedienza a loro. Ella insiste, infatti, sulla necessità dell’educazione umana e spirituale del cuore, per lei, per le sue figlie, per le anime che incontrano e alle quali sono chiamate a fare del bene. Il cuore deve essere costantemente purificato da tanti attaccamenti, per essere davvero liberi, anche nel fare il bene, di darsi tutte, e solo, a Dio e al prossimo. Ogni momento va vissuto in rapporto all’eternità, poggiandosi solo su Dio e sulla certezza del Suo Amore fedele, per “persuadere più che pretendere, e guadagnare i cuori a Lui… Il mondo... ad onta dei suoi progressi giganteschi nelle scienze e nel commercio, ha dimenticato il valore della preghiera... Il nostro buon Dio che creò il cielo e la terra, è quasi cacciato dalla creazione; non vi è posto per Lui”.
Madre Cabrini scrive anche al Congresso delle Donne, nel 1908, perché “è da deplorarsi che le idee moderne prendano piede anche in mezzo a loro… l’aria che spira al presente è d’indipendenza, non si vuole più soggezione a nessuna autorità…”. Ma solo quando “nasce Maria, ecco un’era novella sorgere per la donna, quale madre ed educatrice, sulle cui ginocchia si formano le nuove generazioni; nella fede profondamente radicata nell’animo suo, ella porta con sé il sentimento della propria dignità, la fedeltà alla propria famiglia, l’onestà, l’operosità, il sacrificio di tutta se stessa per il bene dei suoi cari”.
E addita Maria Santissima anche alle sue Suore, come Fondatrice del loro Istituto e loro Madre, Maestra e Modello. “O figliuole carissime, io vorrei che fissando lo sguardo interiore sulla vostra Stella Mattutina, Maria SS.ma, diveniste tante Immacolate. Maria Santissima era docile, perseverava nell’orazione, nella lettura delle Sacre Scritture, nella mortificazione e in tutte le opere virtuose… la compostezza della sua persona ben dimostrava la bellezza e l’armonia del suo interiore… con quale umiltà, prontezza e diligenza disimpegnava le faccende domestiche che tutte accudiva con grande sollecitudine, ma sempre con somma tranquillità e pace soave. In Maria Immacolata tutto ed ogni cosa era bene regolata. Se vogliamo essere all’altezza della nostra missione, ricordiamoci che saremo vere donne solo quando diverremo le vere educatrici della società, gli angeli della famiglia, le fedeli imitatrici di Maria Immacolata”.
Dopo aver percorso in lungo e in largo il mondo, per ben 28 volte, Madre Cabrini muore a Chicago il 22 dicembre 1917. Sarà dichiarata Beata il 13 novembre 1938; Santa il 7 luglio 1946 e, nel 1950, proclamata “Celeste Patrona di tutti gli Emigranti”.
SAN BERNARDINO E IL CRISTOGRAMMA IHS
La devozione per il Santo Nome di Gesù
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
PRIMA PARTE
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
SECONDA PARTE
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
TERZA PARTE
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La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria
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