Pillole di SpiritualiTà
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)
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SERVUS SERVORUM DEI
di Stefano Battezzati
Papa Gregorio I è ricordato come Papa Gregorio Magno, ovvero Il Grande, proprio perché ha davvero riformato, difeso, riorganizzato e divulgato la Chiesa come non mai.
Di seguito proviamo a sintetizzare tutto il suo operato.
Gregorio nasce a Roma, intorno al 540, da una famiglia patrizia che gli trasmette alti valori evangelici offrendogli anche un grande esempio. Dopo gli studi di diritto, Gregorio intraprende la carriera politica e ricopre la carica di prefetto della città di Roma.
Attratto dalla vita monastica decide di ritirarsi, dona i suoi averi ai poveri e fa della casa paterna al Celio un monastero che intitola a Sant'Andrea.
Qui si dedica alla preghiera, al raccoglimento e allo studio della Sacra Scrittura e dei Padri della Chiesa.
Papa Pelagio II lo nomina diacono e lo invia a Costantinopoli come nunzio apostolico.
Ritornato a Roma torna al suo monastero e alla morte di Pelagio II nel 590 viene scelto come suo successore.
In quello che risulta essere un periodo storico difficilissimo a causa delle invasioni barbariche, delle epidemie e delle calamità naturali, Gregorio, tra i primi atti del suo pontificato guidò una processione per implorare la fine delle avversità. Furono sette i cortei che si mossero da diverse aree della città per convergere sulla basilica di Santa Maria Maggiore. Con questa processione il Papa prendeva possesso dello spazio urbano in una Roma in netto declino economico e politico.
Papa Gregorio riorganizza l'amministrazione pontificia e si preoccupa della curia romana, riforma anche le attività ecclesiastiche nelle diverse sedi episcopali, stabilisce che i beni della Chiesa vengano utilizzati per la sua stessa sussistenza e per la sua opera evangelizzatrice nel mondo.
Gregorio impiega anche i beni propri e lasciti alla Chiesa per aiutare i fedeli, compra e distribuisce grano, soccorre i bisognosi, sostiene i sacerdoti, monaci e claustrali in difficoltà, paga riscatti di prigionieri, si adopera per armistizi e tregue.
Riforma poi la messa e la rende più semplice, promuove il canto liturgico che da lui prende il nome, appunto, di "gregoriano".
Fu predicatore attivissimo, le sue opere ebbero ampia diffusione; in esse raccomandava un modello di vita intensamente cristiana come antidoto contro i mali di un mondo che appariva vecchio e instabile, fragile e destinato ad una fine non lontana.
Combatté le eresie, gli scismi e si preoccupò di inviare missionari per evangelizzare le popolazioni pagane dell'Inghilterra.
Morì il 12 marzo del 604 e venne sepolto nella Basilica di San Pietro.
Riassumendo, possiamo ben dire che San Gregorio Magno è stato un Papa veramente eccezionale che si trovò a fare il Vescovo di Roma in un momento terribile per la città: alluvioni, peste, carestie. Era veramente un momento molto tragico e ricordiamo che a quei tempi l'Imperatore dell'Impero Romano non era molto forte politicamente. C'erano i Longobardi che minacciavano i confini e rischiavano di venire a Roma a fare una grande carneficina ma, grazie alle doti di diplomazia, Gregorio riuscì ad evitarla.
Questo Papa è stato anche un punto di riferimento per tutto il popolo, avendo conquistato la loro fiducia anche con delle scelte politiche molto, molto sagge.
Dobbiamo anche a lui una grande riforma della Chiesa, ad iniziare dal rito della messa che fu molto semplificato e fu accessibile ai più semplici, che a quei tempi erano un poco esclusi dalla possibilità di partecipare alla celebrazione eucaristica.
Riformò la Curia e riformò anche la maniera con cui la Chiesa gestiva i suoi beni: li utilizzò, infatti, per fare del bene ai più poveri.
Possiamo, in conclusione, dire che Papa Gregorio I ha contribuito alla creazione del potere temporale della Chiesa nel senso "genuino" del termine, per garantire l'indipendenza dello Stato Pontificio, quale sovranità del governo sugli uomini, giustapposto al potere spirituale, ovvero il governo delle anime.
Che cosa ci insegna Gregorio Magno?
Servus servorum Dei, ovvero "servo dei servi di Dio" è uno dei titoli del Papa introdotto proprio da Papa Gregorio. Questo attributo è stato appieno manifestato da questo Santo non solo per tutto quanto ha fatto al servizio della Chiesa ma anche per la grande umiltà, grande spirito di servizio dimostrato: infatti, nel devolvere i beni della chiesa ai più poveri, fonti storiche ci ricordano che lo stesso Papa Gregorio andava di persona a distribuire il grano, ascoltava ed aiutava concretamente i bisognosi. Questo ci ricorda le parole di Gesù che devono essere nel DNA di ogni eletto, di ogni cristiano: "Il Figlio dell'uomo, infatti, è venuto per servire, non per essere servito" (Mc 10, 45). E ancora: "Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti" (Mc 9, 35).
San Gregorio prega per noi!
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