Pillole di SpiritualiTà
Coltiva l'intimità con lo Spirito Santo — il Grande Sconosciuto — perché è Lui che ti deve santificare. (San Josemaría Escrivá)
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Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Vangelo
+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Parola del Signore.
Spunti di riflessione
Domenica scorsa, con la Solennità della Pentecoste, si è chiuso il lungo periodo pasquale. In questa domenica, in cui riprende il Tempo Ordinario, la Chiesa celebra il grande mistero della Santissima Trinità. Questo mistero apre il nostro cuore e attira il nostro sguardo sull’abisso della vita stessa di Dio, in cui l’Amore trinitario si riversa sull’intera umanità. È come se, alla fine del lungo cammino quaresimale – pasquale, la Chiesa ci volesse offrire un momento di contemplazione ulteriore per rinvigorire la nostra speranza.
Nel Vangelo di oggi vediamo Gesù che si separa dai suoi discepoli, salutandoli con parole che seminano in ogni cuore dolcezza, ma soprattutto speranza: “Ed ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Dio si china su di noi e si fa compagno nel cammino, invitando ciascuno di noi a essere evangelizzatore.
La Chiesa, per sua natura, è missionaria e ciascuno di noi è chiamato, ognuno secondo la propria vocazione, a essere missionario, corrispondendo così alle parole di Cristo: “Andate, dunque, e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
Si diventa missionari prima con la propria vita e poi con la parola: “la Chiesa vi vuole uomini di testimonianza: predicate sempre il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole”, diceva San Francesco ai suoi Frati. Questo fa capire come, soprattutto in questo nostro tempo, non esiste testimonianza senza una vita coerente.
Oggi il mondo ha bisogno non tanto di maestri, ma di testimoni coraggiosi, convinti e convincenti; testimoni che non si vergognino del nome di Cristo e della Sua Croce, né di fronte ai leoni ruggenti né davanti alle potenze di questo mondo. È un mondo che sta andando alla deriva, trascinando con sé tanti uomini, provocando guerre e morti per falsi ideali, che illudono le menti con una pseudo-speranza e poi uccidono l’anima. Ricordiamoci – l’abbiamo contemplato fino alla settimana scorsa – che Gesù Cristo, con la Sua morte, ha liberato l’uomo dalla schiavitù del peccato; e l’uomo, ora, non deve rendersi più schiavo di nessuno e di nulla. Capiamo ancora meglio come la Trinità di Dio ci aiuti a non cadere più in questi lacci, in quanto Egli ha dato all’uomo per guida il Suo stesso Spirito di Amore, perché possiamo comportarci con carità verso gli altri uomini e verso Dio.
Come dice Sant’ Agostino: “puoi avere tutto ciò che vuoi. Ma se ti manca l’amore, il resto non ti serve a nulla”. Dio ci ha amati per primo, inviandoci Suo Figlio come fratello, amico e Salvatore. Siamo ormai inseriti in questa “spirale di amore”, quindi dobbiamo amare Dio e i fratelli con lo stesso amore. È quest’Amore di Dio che fonda l’amore fraterno, il quale, a sua volta, come dice San Paolo, deve autenticare la fede. Quest’ultima deve essere continuamente alimentata dalla presenza di Dio nella nostra vita; la nostra vita cristiana è scandita dal rapporto con le tre Persone Divine, attraverso i Sacramenti: Battesimo, Cresima, Eucaristia, Riconciliazione, Matrimonio, Ordine, … tutto avviene nell’invocazione della SS.ma Trinità.
A ogni passo ci viene ricordato che viviamo sotto lo sguardo del Padre, buono e misericordioso; che siamo accompagnati, sorretti, ripresi, come i discepoli di Emmaus, da Gesù nostro fratello e amico - «Ecco io sono con voi tutti i giorni»; che operiamo illuminati e irrobustiti dallo Spirito.
È questa presenza amorosa di Dio il segreto della nostra forza, anche e soprattutto nelle prove della vita. Se abbiamo la costanza di tenere acceso il colloquio con il Dio amico, troveremo anche il coraggio di riprendere ogni giorno il cammino, nonostante l’esperienza dei nostri limiti e delle nostre cadute.
La Vergine Maria, con il suo Fiat, permise a Dio di fare del suo Cuore Immacolato il Tempio dell’Altissimo e la SS.ma Trinità operò in Lei il grande mistero dell’Incarnazione. Ella ci aiuti ad avere sempre il nostro spirito aperto all’azione di Dio, per essere testimoni con la vita e con le parole di un Dio misericordioso, che si commuove ed è sempre pronto a perdonare, quando vede un cuore che si abbandona al Suo Amore.
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