Pillole di SpiritualiTà
Il vero spirito di fede porta una persona a staccare lo sguardo da se stessa, per volgerlo verso Dio. (Beato John Henry Newman)
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"La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato"
Vangelo
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
+Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,40-45)
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore.
Spunti di riflessione
Le letture proposte dalla liturgia di questa domenica, principalmente la prima lettura dal libro del Levitico e il brano tratto dal I capitolo del Vangelo di Marco, hanno come tema principale la malattia, nel caso specifico la lebbra, una delle patologie più difficili da guarire e sicuramente tra le più infettive.
Il libro del Levitico, riporta tutto quell’insieme di norme socioculturali che dovevano scandire gli usi e le abitudini del popolo di santo di Dio. Si menziona una particolare attenzione alle situazioni di persone con malattie di diverso genere, poiché queste venivano intese e spiegate come la diretta conseguenza del peccato e della mancanza di una certa familiarità con Dio. Pertanto, ogni infetto doveva seguire un certo percorso di purificazione e di guarigione come segno della conversione del cuore.
Dopo questa premessa, risulta molto più chiara la pagina di Vangelo secondo Marco che incontriamo quest’oggi.
Il lebbroso che si presenta da Gesù non chiede solamente di ricevere la grazia della guarigione fisica, bensì di essere purificato anche e soprattutto nell’anima. Gesù esaudisce la preghiera insistente del malato poiché trova, assieme alla necessità fisica, anche una volontà di conversione di vita. È per questo motivo che, dopo aver ricevuto la grazia della guarigione, Gesù invita il lebbroso a recarsi dal sacerdote per decretare la guarigione e fare offrire l’offerta per la purificazione.
La tradizione cristiana, che via via si va consolidando nel corso dei secoli, ha di fatto approfondito l’antropologia cristiana difendendo la dignità propria di ogni essere umano, anche se l’esperienza della vita terrena riservi malattie o difficoltà che rendono tale esistenza più difficoltosa, ma certamente non meno degna di essere vissuta!
Abbiamo una schiera infinita di anime belle, di Santi, che, nonostante le difficolta della vita, sono stati degli autentici giganti nel cammino di fede. Pensiamo all’esperienza della beata Alexandrina da Costa che visse dal 1925 fino alla fine della sua vita - che avvenne trent’anni dopo - come una continua offerta per i poveri peccatori. Specialmente negli ultimi anni di vita, molte persone accorrevano a lei anche da lontano, attratte dalla fama di santità e molte attribuivano ai suoi consigli la loro conversione.
Come non accennare, a questo proposito, la memoria che si celebra proprio oggi: la festa della Madonna di Lourdes. La sua diffusa devozione, soprattutto tra gli ammalati, porta quasi 5 milioni di persone all’anno al suo Santuario, nei Pirenei, a chiedere protezione e conforto. Per questo S. Giovanni Paolo II volle associare alla memoria della Madonna di Lourdes la giornata mondiale del malato.
Vogliamo, al termine di questa breve riflessione portare alla nostra attenzione e come spunto per la nostra preghiera due considerazioni: non ci sono situazioni o condizioni, per quanto difficoltose, che di fatto ci escludono dall’Amore e dalla Misericordia di Dio e considerare che ogni atto di amore offerto a Lui, anche se povero e perfettibile, da Dio viene raccolto e ricompensato con il centuplo quaggiù e la Vita eterna.
Amen!
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