Pillole di SpiritualiTà
La grazia di Dio sarà il vostro conforto. (dalle Memorie di suor Lucia)
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"A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?"
di Teresa Ales
“…Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.»”
Con il brano della Visitazione, ci avviciniamo al Mistero del Natale. È un momento molto importante quello che viene descritto in questo passo del Vangelo. È l’incontro di Maria con la cugina Elisabetta. Maria, all’udire l’annuncio dell’angelo circa la gravidanza dell’anziana cugina, decide di recarsi da lei. Non solo per ottemperare a un servizio, in aiuto alla cugina, ma per obbedienza a Dio corre là, dove il Suo progetto comincia a realizzarsi. Un segno – la gravidanza – rivela due grandi Verità: la grandezza di Dio e che a Lui nulla è impossibile.
La visita di Maria è accolta dalla cugina con inaspettato stupore e meraviglia.
Lo scambio di saluto genera in Elisabetta qualcosa di straordinario: ogni parte del suo corpo è nella gioia, una gioia fisica e visibile, che contagia anche Maria. Elisabetta si sente pervasa dallo Spirito Santo che, attraverso il sussulto di Giovanni nel suo grembo, le fa comprendere che Maria è la Madre del suo Signore, del Messia. La profonda fede di Elisabetta non le lascia nessuna esitazione, nessun dubbio: nella visita improvvisa e imprevista di Maria, si sente visitata dal Signore.
Elisabetta si proclama indegna di ricevere Maria nella propria casa. Con umiltà, sa bene di non meritare che Lei, la prescelta da Dio, entri nella propria vita e si chiede come sia possibile tanta Grazia nei suoi confronti. La gratitudine verso Dio, per averle fatto Dono della cosa più preziosa, è indicibile.
Anche noi, poveri peccatori, non siamo degni di ricevere Maria nella nostra vita e nella nostra casa. Eppure, il Signore ci fa Dono di Lei. Maria è un Dono per ognuno di noi. Dio l’ha prescelta per il suo disegno di Grazia e di Salvezza, a beneficio dell’umanità. Ci è stata donata affinché noi potessimo relazionarci con Cristo; affinché, attraverso di Lei, ci nutrissimo di Gesù, Pane di vita. La Madre di Dio ci ricorda che i Doni di Dio sono gratuiti e che Dio è Amore e l’Amore è gratuito.
Nell’incontro di queste due donne non c’è traccia di competizione. Non c’è pretesa di prevaricazione. È un incontro vero, autentico, sincero e di amore reciproco. Anche noi, durante la giornata, facciamo esperienza di incontri, per i più svariati motivi: tra amici, in famiglia, sul posto di lavoro, nelle attività parrocchiali… Eppure, i nostri incontri spesso nascondono un inconfessabile desiderio di prevalere gli uni sugli altri. Sembra di essere sempre in gara e ci trasformiamo in giudici e in giudicati. L’incontro di Elisabetta e di Maria sia, per ciascuno di noi, un luminoso esempio per la nostra vita.
Manca poco al Natale: prepariamoci, come Maria, ad accogliere il Salvatore. Disponiamo il nostro cuore all’ascolto della Parola di Dio e invochiamo lo Spirito Santo, perché ci guidi in questo ascolto. Guardiamo a Maria, per imparare da Lei a fidarci delle promesse di Dio e ad accoglierne la presenza, nell’Eucarestia e nel nostro prossimo.
SAN BERNARDINO E IL CRISTOGRAMMA IHS
La devozione per il Santo Nome di Gesù
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
PRIMA PARTE
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
SECONDA PARTE
LA VERGINITÀ PERPETUA DI MARIA
TERZA PARTE
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La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria
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