Pillole di SpiritualiTà
Coltiva l'intimità con lo Spirito Santo — il Grande Sconosciuto — perché è Lui che ti deve santificare. (San Josemaría Escrivá)
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Nascita di Giovanni Battista
di Sr. Bernardetta Usai icms
Il Natale è ormai alle porte e ci troviamo, oggi, a meditare sulla nascita di colui che è stato il Precursore di Gesù, di colui che con la sua predicazione ha preparato i cuori di tanti ad accogliere e a seguire il Messia. Il Vangelo attesta come, già alla nascita di Giovanni, ci fu una grande novità, un cambiamento rispetto alle tradizioni del passato: Dio interviene fin dai primi momenti della esistenza terrena del Battista. Così avviene nella vita di ciascuno di noi: fin dal concepimento il Signore ci affida una missione; da sempre ha pensato per noi un progetto, che andremo poi scoprendo nel corso della nostra vita, vissuta nella Sua grazia.
“Il suo nome è Giovanni”. Un nome diverso da tutti quelli della sua parentela; ma un nome, e quindi una missione, che Dio stesso aveva scelto per questo bambino. Tante volte le cose fatte solo per tradizione, perché “si è sempre fatto così”, rischiano di far chiudere il cuore alla novità, che Dio vuole introdurre nella nostra vita. Dio ci parla attraverso la sua Parola, che in tutto l’Avvento – ma, in particolare, in questi giorni di preparazione più prossima al Natale – è stata ricchissima e che ci deve trovare col cuore aperto, pronti a chiederci che cosa, di ciò che ascoltiamo o leggiamo, abbia da dire alla nostra vita. Lo stesso Zaccaria, dopo la prima incredulità – quando nel Tempio ricevette l’annuncio dell’Angelo e per questo rimase muto –, ora crede che veramente Dio può operare grandi prodigi. E, custodendo in sé quel mistero, che ora vede in quel bimbo, che è suo figlio, anche lui pronuncia dopo mesi le sue prime parole: “Giovanni è il suo nome”. Il suo cuore, il cuore di Elisabetta e di tutti i presenti si ricolmano di gratitudine: il Signore aveva manifestato la sua grande misericordia!
Anche noi, in questo Natale, vogliamo predisporci ad accogliere con stupore le grandi meraviglie che Dio viene a portarci, e a contemplare con stupore la sua grande misericordia: quanto sia buono, quanto ci ami e come desideri salvarci.
Per questo è necessario il silenzio! Mentre tutto, intorno a noi, si accende di luci effimere e si riempie di confusione, permettiamo al Signore di accendere la vera Luce nel nostro cuore, di riempirci di quella gioia profonda, che solo l’accoglienza della Sua Nascita ci può portare.
«Restiamo in silenzio e lasciamo che sia quel Bambino a parlare; imprimiamo nel nostro cuore le sue parole senza distogliere lo sguardo dal suo volto. Se lo prendiamo tra le nostre braccia e ci lasciamo abbracciare da Lui, ci porterà la pace del cuore che non avrà mai fine» (Papa Francesco)
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